Messina a 6 giorni dalle scadenze. Vanno trovati 330mila euro

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Sono giorni di grande tensione per il Messina, a sei giorni da scadenze federali che potrebbero risultare decisive per il futuro del club, non solo per questa stagione ma anche per le prospettive a lungo termine. Come riporta Gazzetta del Sud, il destino dell’Acr è appeso a un filo e si attende nelle prossime ore un segnale che possa ridare speranza a squadra e tifosi.

La situazione è delicatissima. La società fiduciaria lussemburghese AAD Invest, che detiene l’80% delle quote, ha tradito tutte le promesse fatte e la piazza adesso chiede a gran voce una svolta. La priorità, tuttavia, rimane il reperimento dei circa 330 mila euro necessari per saldare stipendi e contributi dell’ultimo bimestre e completare anche il pagamento “monco” di febbraio. Un passaggio fondamentale per evitare una nuova penalizzazione, che comprometterebbe irrimediabilmente le già ridotte possibilità di giocarsi la salvezza ai playout.

Secondo quanto scrive ancora Gazzetta del Sud, nelle ultime ore AAD Invest avrebbe aperto alla cessione gratuita delle quote, anche per via della propria inadempienza nei confronti del socio di minoranza Pietro Sciotto, titolare del 20% del club e di una fideiussione depositata. L’attuale presidente Stefano Alaimo sarebbe in attesa di una delega a cedere da parte di Doudou Cissè, ma il timore di un ennesimo bluff resta alto.

Nel frattempo, sembrerebbero essersi allontanati i due gruppi interessati a rilevare la società, entrambi scoraggiati dalla complessità della situazione e dalla mancanza di tempi certi. Adesso la palla potrebbe tornare nelle mani del sindaco Federico Basile, che, secondo indiscrezioni, starebbe cercando una soluzione d’emergenza. Nel pomeriggio è previsto un incontro con i tifosi, ma si attende prima una mossa risolutiva per tamponare l’emergenza e tentare di salvare il Messina.