Mazarese, Giacalone: “Enna campione di antisportività, il loro mister si è comportato da capo ultrà…”

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Il presidente della Mazarese, Giampiero Giacalone, commenta così il k.o. sul campo

Il presidente della Mazarese, Giampiero Giacalone, commenta così il k.o. sul campo dell’Enna:

“I miei ragazzi sono stati straordinari, stupendi. Ringrazio la rosa, lo staff tecnico, il medico sociale e il massaggiatore per la compostezza, la sportività mostrata in campo. Se oggi avessimo pareggiato sarebbe stato sempre un furto. Il colpo grosso lo ha fatto l’Enna. Cosa è successo a Enna? La Mazarese è nata su uno spirito che è quello di catalizzare più sportività possibile e far venire più tifosi possibili allo stadio. Ho visto che a Enna, nonostante la squadra sia in corsa per vincere il campionato, c’erano 150-200 spettatori. Probabilmente ne ho capito le ragioni, in quanto tutto quello che è accaduto, incluso l’intervento della polizia negli spogliatoi all’intervallo e la rissa scatenata in maniera unilaterale e incentivata e accompagnata anche dallo staff tecnico, ritengo sia imbarazzante e squalificante per una città e una squadra che probabilmente merita anche la vittoria del campionato, ma che in termini di sportività ha dimostrato di essere il fanalino di coda della categoria. Questo è invece un nostro punto di forza, a Mazara del Vallo abbiamo sempre accolto tutti in maniera cordiale. Vedere invece l’allenatore dell’Enna che faceva il capo ultrà provocando e incentivando una rissa… Insomma, spero che le forze dell’ordine facciano contezza di quello che è accaduto”.

Poi ancora: “Sotto il profilo sportivo dovevamo vincere e abbiamo perso, ci può stare. L’arbitro non ha visto una serie di episodi, crediamo nella sua buona fede o nella sua poca competenza. Altre valutazioni, di rilevanza penale, le faccio a tutela dei miei ragazzi. Credo sia accaduto qualcosa di grave e credo che la dirigenza e il presidente dell’Enna debbano mettere i “puntini sulle i” perché altrimenti ci riserviamo di tutelare l’incolumità messa a rischio dei nostri calciatori. Questo non lo tolleriamo. Questo non è il calcio a cui noi vogliamo affidare i nostri impegni e le nostre riflessioni. Abbiamo sempre detto che tutti assieme dobbiamo incentivare la gente a venire allo stadio. So che il presidente Morgana è molto attento ai temi disciplinari e ha sempre bandito questo tipo di comportamenti. Sarà un’occasione utile per riflettere su queste vicende. Certi atteggiamenti devono essere sanzionati, i delinquenti devono andare fuori dagli stadi. Questi brutti esempi non sono l’esempio che noi vogliamo e cerchiamo”.