Al termine della sfida con la Parmonval, il dirigente della Mazarese, Gerolamo Di Giovanni, urla il suo disappunto:
“Come prevedevo l’arbitro ha permesso qualsiasi cosa. Il primo gol è arrivato su un fuorigioco di almeno due metri. Così perdiamo la partita e non vorrei che dobbiamo arrivare anche noi a minacciare il ritiro della squadra dal campionato. Ritengo che si è verificato quello che pensavo e speravo non si verificasse. È inammissibile che le istituzioni organizzino degli incontri privati tra una società e la direzione della sezione arbitrale. Io ho sempre creduto alla buona fede, queste sono cose che fanno pensare a qualcosa di diverso. Non si può concedere un gol con due metri di fuorigioco, col guardalinee in linea. Non si può permettere alla Parmonval, contro cui non ho nulla, tengo a precisarlo, che l’ultima mezz’ora non si giochi a calcio. In campo quando eravamo in possesso palla, entravano tre o quattro palloni. Io aspetto risposte da parte del presidente Morgana. Tutta la Mazarese l’aspetta. Sappiamo fare anche noi delle proteste mirate. Ripeto, è inconcepibile che si organizzino degli incontri che sono pubblici ma privati. E, sarà stata una casualità, ma questo ha determinato quello che è successo sul campo. Non ci stiamo, lo diciamo con forza. La Mazarese come tutte le altre società fa sacrifici e come tutti non siamo disponibili a farci prendere in giro. Aspettiamo delle risposte chiare, non è ammissibile quello che si è verificato nell’ultima settimana”.
*Dopo queste dichiarazioni, la Mazarese ha indetto il silenzio stampa