Mazara, Tedesco: “Ho avuto l’onore di indossare questa maglia e ai ragazzi ho detto che va onorata e rispettata…”

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Il tecnico del Mazara, Totò Tedesco, presenta così la sfida contro il Marineo<

Il tecnico del Mazara, Totò Tedesco, presenta così la sfida contro il Marineo:

“Ho vissuto questa settimana con il piacere di rivedere tante persone, che hanno condiviso con me gioie e dolori del periodo in cui sono stato qui, tra gli anni ’80 e gli anni ’90. Mi sento come se fossi tornato a casa, ho avvertito poco e nulla la mancanza di Palermo, ho trovato tanto affetto nelle persone”.

“Le vittorie servono anche per fortificare e far crescere l’autostima del gruppo, che ha lavorato con il sorriso. Ai ragazzi ho chiesto di scendere in campo con il solo obiettivo di fare risultato e trovare i tre punti. Chiunque scenda il campo deve dare il mille per mille. In qualche reparto abbiamo un po’ di emergenza, ma daremo il massimo”.

“Dovremo scendere in campo per onorare la maglia del Mazara, sudarla, gettando il cuore oltre l’ostacolo”.

“Ai tifosi dico che questa è una squadra strutturata diversamente dalle prime della classifica. È una squadra con tanti giovani. In alcuni reparti ci manca un po’ d’esperienza, ma ai tifosi dico che questi ragazzi hanno bisogno d’aiuto, hanno bisogno di essere incitati. Chiaramente non si possono fare miracoli in una settimana. Siamo umili, dobbiamo lottare e sudare la maglia. Dobbiamo tirarci fuori prima possibile da queste sabbie mobili. I ragazzi vanno incoraggiati”.

“Il Marineo è una squadra rognosa come lo siamo anche noi, come tutte le squadre da metà classifica in giù. Bisogna lottare palla su palla, ho lavorato molto su questo, dobbiamo cercare di limitarli ma non avere paura. Dovranno essere loro ad avere paura del Mazara. Dobbiamo meritare e lottare per prendere più punti possibili contro una squadra forte, esperta, ben allenata. Ogni gara sarà uno spareggio”.

“Chi scende in campo deve onorare e rispettare la maglia del Mazara. Io l’ho indossata e per me è stato un onore. E se per qualcuno non lo è, allora fuori. La spinta del Nino Vaccara la ricordo benissimo. Purtroppo quando giocavo qui non siamo riusciti ad andare tra i professionisti, questo è l’unico rammarico. E mi auguro che un giorno anche il Mazara possa approdare tra i professionisti. Questa è una piazza che merita palcoscenici diversi”.