Uomo simbolo del Mazara, è tra i giocatori più esperti del girone A. Ci riferiamo a Raffaele Palazzo, capitano dei canarini. Abbiamo fatto con lui il punto della situazione, queste le sue parole a Goalsicilia.it.
Raffaele, ricevete tanti complimenti per come giocate. Come mai siete là sotto?
“Eh, bella domanda. Non vuole essere un alibi, ma negli ultimi due mesi siamo stati davvero decimati tra squalifiche ed infortuni, per questo giocavamo con tanti giovanissimi in ogni gara. Under di tutto rispetto che danno il massimo, ma vuoi o non vuoi abbiamo avuto un po’ di inesperienza. Spesso, tra l’altro, creavamo tanto senza finalizzare e al minimo errore ci facevano gol. Questo ci ha condizionato buona parte della stagione. Dulcis in fundo non hanno aiutato le problematiche societarie di qualche mese fa”.
A proposito di questo, è giusto dire che il presidente Franzone ha portato nuovo entusiasmo?
“Assolutamente sì! Credo che, se non avesse preso le redini della situazione, oggi non staremmo qui a parlare tranquillamente di Mazara. Ha dato stabilità, serenità e sicurezza anche per il futuro. Questo lo dirà il tempo, prendiamo l’anno in corso come programmazione e poi si vedrà”.
Molti addetti ai lavori giudicano mister Modica un grande allenatore, ma gli criticano il non essersi adattato del tutto all’Eccellenza…
“Per me il calcio è uguale in tutte le categorie, se uno è professionista in A, B o C non capisco perché non dovrebbe esserlo anche in Eccellenza. Come squadra stiamo cercando di prendere la mentalità del mister, sia tatticamente che per gli allenamenti. Ci alleniamo cinque giorni a settimana con due doppie sedute, insomma come i professionisti. Chi dice che Modica non è adatto all’Eccellenza credo lo faccia solo per far prendere aria alla bocca”.
Da quello che ho intuito, tu dici che anzi fa la differenza…
“Bravo. Magari ci vorrà più tempo, ma il campo gli darà ragione”.
Quindi anche voi a salire i gradoni come le squadre di Zeman…
“Altroché (ride, ndr)!”.
Nota dolente, l’ultima gara prima della sosta. Avete perso contro la Riviera, anche se in 11 contro 9 per gran parte di match…
“Abbiamo fatto una grande partita sotto tutti i punti di vista. Loro sono rimasti in 10 prima e 9 poi, abbiamo creato tantissime palle gol, ma purtroppo non l’abbiamo messa dentro. Al nostro primo piccolissimo errore, la Riviera è stata brava, ma anche fortunata, a segnare passando in vantaggio. Nell’ultimo quarto d’ora poi era difficile fare gol, anche perché loro giocavano giustamente tutti e nove dentro la propria area. Avremmo dovuto chiudere la partita molto molto prima”.
Poi l’episodio dell’arbitro…
“Ha dato il rigore, poi l’ha tolto e sono passati circa otto minuti di discussioni. Fa rabbia che alla ripresa del gioco ha subito fischiato la fine. Sicuramente si è confuso parecchio”.
Di quei minuti finali cosa vi ha fatto arrabbiare di più?
“Diciamo che il direttore di gara doveva fare qualcosina di più. Tra strattonamenti, spintoni e parolacce, se avesse avuto più personalità, avrebbe dovuto dare ancora un paio di cartellini rossi e avremmo vinto a tavolino. Siamo stati bravi, ma cinicamente ti dico anche polli, a difendere l’arbitro in quei frangenti col nostro portiere Di Carlo. Questa cosa è stata giustissima, lo risottolineo perché si parla di sport ed è stato giusto, ma ci si è rivolta contro”.
Salvezza senza play out. Ci credete?
“Ovviamente sì. Stiamo sudando tanto in questa sosta, sappiamo che stiamo lavorando più di altri e questa benzina ci servirà nel girone di ritorno. Pensiamo a partita dopo partita, ma sicuramente puntiamo a salvarci senza play out. Poi la classifica è corta, con tre/quattro vittorie di fila magari parleremo anche di altro”.
Al rientro ospiterete un Dattilo arrabbiato tanto quanto voi…
“Partita come tutte le altre. Noi non siamo una squadra che si adatta agli altri, ma cerchiamo di esprimere sempre il nostro gioco a prescindere da chi ci troviamo di fronte. Se riusciremo ad essere più concreti, chiunque ci affronta avrà grosse difficoltà”.