Marsala, Milazzo a GS.it: “Replico al sig. Vinci e spiego situazione nostra società e marchio 1912”-Prima parte

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Lunga e piacevolissima chiacchierata con l’avvocato Giuseppe Milazzo

Lunga e piacevolissima chiacchierata con l’avvocato Giuseppe Milazzo, presidente della Asd Marsala calcio, con il quale abbiamo fatto il punto della situazione su tanti argomenti. Queste le sue parole a Goalsicilia.it. In questa prima parte si parla soprattutto della situazione del marchio 1912. CLICCA QUI per leggere la seconda parte dove si parla di presente e futuro.

Presidente, io partirei dalle ultime dichiarazioni di Vinci. Che ne pensi?

“Faccio una premessa, saltando indietro di quasi un anno. Un gruppo di soci, poi diventati miei carissimi amici, che rispondono al nome di Nicola Sciacca, Mimmo Li Causi, Ciccio Genna e qualcun altro, hanno manifestato la volontà di entrare a far parte del sodalizio che stavo formando purché ci fosse il sig. Vinci. Dopo una serie di discussioni e traversie, seguendo anche le indicazioni del Sindaco, ho acconsentito al suo ingresso in società. Formalmente è diventato socio, indicando come soci anche il figlio ed il fratello, purtroppo gente che non ha partecipato a molte riunioni. Poi sempre il sig. Vinci ha preteso di diventare co-presidente, presidente io co presidente lui, rappresentanza legale a carico mio, lui co-presidente. Chiedendo anche la gestione della prima squadra e io ho acconsentito, per il bene della città. Ho pensato che magari fosse una buona cosa. Lui doveva, cosa che ha fatto, acquisire le quote del Marsala 1912 mettendo in liquidazione la società perché, a suo dire, ha un esosissimo debito con l’erario. A noi risulta che ci siano anche altre pendenze in corso con la Federazione e con alcuni consulenti che poi sono diventati anche soci della società che rappresento. I primi di settembre 2017, durante una riunione, ha comunicato che non era interessato ad effettuare alcun investimento per pareggiare le mie anticipazioni, già circa 25.000 euro, non intendendo più proseguire come socio della Asd Marsala tanto che si è dimesso. Dopo aver litigato in modo pesante con Nicola Sciacca e Mimmo Li Causi, soprattutto il primo il quale gli ha rimproverato che gli stava facendo fare una cattiva figura”.

E tu?

“Io con lui non ho avuto nulla, ma non voglio neanche avere nulla. È una persona che non riesco a capire, che tipo di aspirazione ha? Credo lui possa ambire a fare il socio in una società dove l’unico socio presente sia lui. Io la penso diversamente. Per me una società deve parlare a più voci, noi siamo persone che non viviamo di calcio, siamo per il calcio e per il bene del calcio in questa città”.

Tornando al primo punto, una possibilità di una riapertura da parte tua verso Vinci non c’è, mi pare di intuire…

“Non se ne parla neanche, è escluso a priori. Non può esistere. Io e la nostra società abbiamo vinto il campionato e si dice ‘Veni, vidi, vici’, sono venuto, ho risolto ed ho vinto. Era Cesare a dirlo, noi soci siamo tutti piccoli Cesare, perché ad inizio stagione avevamo programmato il salto di categoria e ce l’abbiamo fatta. Vittoria che non appartiene però a me o ai miei soci, ma alla città di Marsala”.

I tifosi vorrebbero il cambio della denominazione in “1912”…

“Il calcio a Marsala è stato portato dai Whitaker ma le società marsalesi non si chiamavano 1912. Credo che questa denominazione sia arrivata con la presidenza di Ernesto Figuccia, circa 40 anni fa. Purtroppo nelle piccole realtà capitano i fallimenti e le situazioni simili, tanto per citare due esempi è successo anche a Palermo e Fiorentina. Quello che posso dire è che i tifosi devono stare tranquilli, quando ci saranno le condizioni il Marsala si chiamerà 1912, ma le condizioni purtroppo non le detto io. Ho fatto pubblicamente degli appelli perché si donasse alla città di Marsala, quindi all’Asd Marsala che presto diventerà Srl, il marchio 1912”.

Mi hanno detto che tu stesso hai un legame con quel marchio…

“Mio padre è stato vicepresidente del Marsala 1912, io sono stato un calciatore del Marsala 1912. Ho conservato la maglia da centravanti di quell’epoca, che mi fu donata perché quell’anno ero stato il capocannoniere del campionato Berretti”.