Marsala, i giocatori: “Tante promesse non mantenute. Abbandonati e umiliati, grosse difficoltà economiche”-COMUNICATO

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Continua il caos in casa Marsala. Nella giornata di ieri il capitano Maiko Candiano

Continua il caos in casa Marsala. Nella giornata di ieri il capitano Maiko Candiano, con al suo fianco tutta la squadra, ha letto in conferenza un comunicato. Questo il testo:

“Dopo il comunicato scritto il 15 febbraio 2020 volevamo ribadire e precisare visto quanto smentito dalla proprietà tutto quello che di assurdo stiamo vivendo mettendoci la faccia. Nella riunione avvenuta venerdì 14 febbraio 2020 con la proprietà e i calciatori, dopo ben 8 ore di attesa, ci è stato detto dalla proprietà che non ci sono più soldi nella casse della società ed eravamo liberi pure di andare a casa. Nonostante ciò abbiamo rispettato ed onorato la trasferta di Castrovillari. Dopo questa trasferta per tutta la settimana la proprietà è sparita.

Successivamente, nell’assurda giornata di domenica 23 Febbraio 2020, prima del riconoscimento con l’arbitro, nella partita di Marsala-Troina, ci siamo ritrovati senza maglie da gioco come si può vedere in alcune immagini. Nel dopo partita, avendo rincorso per l’ennesima volta la proprietà, abbiamo avuto l’ennesimo confronto.

In questo confronto ci sono state fatte ancora promesse, una di queste era che entro il giorno successivo cioè lunedì 24 febbraio 2020 la proprietà avrebbe dovuto farci sapere in che modo bisognava andare avanti e quali fossero le intenzioni della società. Fino ad oggi mercoledì 26 febbraio 2020 , la proprietà non ha fatto sapere nulla e siamo ancora in attesa di una risposta.

Dopo avere spiegato in pochissime parole il tutto, volevamo specificare anche se abbiamo ricevuto l’ultimo rimborso spese a Dicembre, che si trattava del corrispettivo della mensilità di Ottobre quindi siamo indietro di 4 mensilità e siamo come potete immaginare, in grosse difficoltà economiche giornaliere.

Ci sentiamo abbandonati da tutta la società in tutto e per tutto, umiliati, non rispettati, perché ricordiamoci che prima di essere calciatori siamo esseri umani. Nel frattempo noi stiamo continuando ad allenarci, insieme allo staff con grande professionalità, rispettando i nostri contratti. Speriamo che il tutto possa risolversi nel più breve tempo possibile, soprattutto per assicurare tranquillità non solo a noi ma alle nostre famiglie.

E vorremmo semplicemente essere messi nelle condizioni di svolgere il nostro lavoro al massimo, perché nessuno ci ha mai messo nelle condizioni di farlo. Ribadiamo che daremo l’anima fino alla fine per questa maglia e questa città per cercare di arrivare all’unico obiettivo comune, il raggiungimento in tutti i modi della salvezza”. (Foto Canale 2).