Ai microfoni di “Canale 2 TP”, il dg del Marsala, Jihéd Gharbi, parla di quelli che sarebbero i tuoi progetti per il club dopo l’ultimatum lanciato:
“Le parole se le porta via il vento, ma so quel che faccio. Bisogna gettare le basi per creare un futuro tra dirigenza e organizzazione. Il mio progetto è valorizzare i marsalesi stessi, vorrei creare una sorta di Masia come al Barcellona, anche se qui c’è una mentalità diversa da come sono abituato. C’è gente che investirà su questo, creare una base solida per il futuro, vogliamo anche aumentare il brand. Nel mio progetto c’è anche uno stadio per il futuro. Questi sono i miei progetti, voglio che la gente sappia perché non sono venuto qui a farmi prendere in giro. Purtroppo qui si naviga ancora nel dilettantismo, ma non solo a livello di campionato. Parlo soprattutto a livello di mentalità e ho trovato tante difficoltà, a questo non voglio abituarmi. Voglio dare un cambio radicale sul lato sportivo. A certi livelli c’è arrivata Trapani, che ha meno abitanti di Marsala e meno appeal del Marsala. Cos’ha meno del Trapani il Marsala? Credo sia una questione di mentalità. Quando tu pianti un seme, ci vuole pazienza prima di vedere l’albero. Lo stadio? Se vogliamo diventare grandi e navigare nel professionismo, lo reputo fondamentale. A Marsala vedo solo potenzialità, anche se i marsalesi sminuiscono la loro realtà”.