Marsala, Chianetta a GS.it: ‘’Licata squadra da battere, ma noi daremo tutto! Tolgo qualche sassolino…’’

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Ha dovuto amalgamare un gruppo di giocatori tutti nuovi e piano piano i risultati cominciano a ve

Ha dovuto amalgamare un gruppo di giocatori tutti nuovi e piano piano i risultati cominciano a vedersi: quattro vittorie e un pareggio nelle prime cinque giornate di Eccellenza A ma soprattutto zero gol subiti. Ci riferiamo ad Ignazio Chianetta, allenatore del Marsala, con cui abbiamo fatto il punto della situazione. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Mister, un mini-bilancio di questo inizio di campionato?

“Sono soddisfatto, consapevole di avere a disposizione una squadra che si doveva e si deve amalgamare, anche se vedo miglioramenti giorno dopo giorno. Come ho sempre detto purtroppo non ho la bacchetta magica per avere tutto e subito. Stiamo lavorando per portare avanti un’idea di calcio che per noi è giusta, magari per qualcun altro no… Stiamo dando tutto con la massima umiltà nell’interesse del Marsala calcio”.

Qualcuno vi ha paragonato all’Inter. Insieme di ottimi giocatori, anche se non ancora una vera e propria squadra, con tutte le gare vinte 1-0…

“Sinceramente metterei una doppia firma se da qui a fine stagione vincessi tutte le partite 1-0 (ride, ndr). Scherzi a parte la vedo in modo diverso. Sarei preoccupato se creassimo una sola occasione facendo un gol, però per esempio domenica scorsa abbiamo creato una decina di palle gol e ne abbiamo finalizzata solo una. Dunque non è un ‘problema’, se vogliamo definirlo così, di squadra ma semplicemente di giocatori che devono entrare in forma al 100% e vedrete che a breve si sbloccheranno. In attacco c’è gente che ha sempre segnato, vedi i vari Testa, Manfrè, Candiano e Montalbano che arrivano dalla D. Per adesso gira così”.

Bicchiere mezzo pieno insomma…

“Una domanda la faccio io a te. Se ad oggi abbiamo 13 punti in cinque partite, segnando appena un gol a gara, quando cominceremo a finalizzare buona parte delle occasioni che creiamo che succede? Secondo me il bicchiere è assolutamente più che mezzo pieno”.

Col Dattilo, signora squadra, avete cominciato a dimostrare che ci siete, a prescindere dal punteggio finale…

“Questo lo so perfettamente. Abbiamo creato tanto, giocando bene, da squadra, dal 1’ al 95’. Ero curioso di vedere i ragazzi sul sintetico e come immaginavo rendiamo decisamente meglio perché la tecnica è venuta fuori. Sul nostro campo, ad esempio, che non è in perfettissimo stato bisogna toccare la palla più volte per essere nelle condizioni di non sbagliare il passaggio”.

Il Licata fa paura?

“Rispetto sì ed è tanto, la paura nel calcio non deve esistere. Né noi nei loro confronti, né i gialloblù verso noi. È la squadra da battere di quest’anno, lo sappiamo e li rispettiamo, ma sono convinto che ci sono tante giornate ancora da giocare e potrebbe esserci qualche outsider”.

Invidi, dal punto di vista tecnico, qualcosa al Licata?

“Assolutamente no. Sono contentissimo della rosa che ho, competitiva ed importante, che ci può portare a toglierci belle soddisfazioni. Ad oggi noi abbiamo fatto tre trasferte (Alcamo, Dattilo, Castelbuono, ndr) un pizzico più difficili rispetto alle due loro. I campionati iniziano a dicembre, ancora è tutto da scrivere”.

Un pizzico di merito ti spetta per questo andazzo?

“No, sono il più scarso di tutti e non voglio meriti, anche perché questa cosa sta cominciando a piacermi se i risultati sono questi. Penso ci voglia rispetto per le persone, per chi lavora e per il lavoro che viene fatto. Io non devo fare l’allenatore di professione, lo faccio per divertirmi e mi sto sacrificando per la mia città. Credo che questo campionato alla fine lo vincerà il Licata, ma posso garantire al 1000×1000 che sia io che i giocatori ce la metteremo tutta fino alla fine”.

Percepisco un velato alone di polemica…

“Sì, perché vorrei ricordare a tanti, soprattutto marsalesi, che se questi 30 co****ni e deficienti non si riunivano per portare il calcio a Marsala oggi ci sarebbe soltanto una squadra in Prima o Seconda categoria. Ci vuole rispetto per chi ha passione e per chi lavora per questa squadra. Tutti dicevano che l’anno scorso ero stato fortunato e non ero nelle condizioni neanche di durare due partite. Ho lasciato una squadra (il Paceco, ndr) al termine del girone d’andata con sette punti sulla seconda e nessuna sconfitta, non avendo giocatori come Barraco e gli altri che sono arrivati in inverno”.

Ora hai lo stesso andazzo…

“Beh sì, siamo ancora imbattuti e non abbiamo subito gol come fatto col Paceco l’anno scorso nelle prime otto giornate. In questo momento la media è superiore a quella dello scorso anno. Come andrà? Vedremo, non so se la mia tesi di lavoro è giusta o meno, la sostanza è quella che conta”.

Domenica sfiderete il Casteldaccia e sulla carta avete tutto da perdere…

“Partita difficilissima, tra le più complicate che potevano capitarci. Sul nostro campo andiamo in difficoltà con squadre che si chiudono con 11 giocatori nella propria metà campo. Il terreno non è in perfette condizioni, come accennavo prima, perché si allenano tante squadre e questo non ci permette di avere una manovra veloce e fluida. Ce la giocheremo consapevoli che l’unico diktat che dobbiamo avere sono i tre punti”.