Marletta: ‘’Lascio il calcio per intraprendere nuovo percorso. Grazie Paternò e grazie Cutrufo’’-La lettera

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Fabio Marletta, centrocampista del Paternò, annuncia su Facebo

Fabio Marletta, centrocampista del Paternò, annuncia su Facebook l’addio al calcio con una lunga lettera.

“Oggi condivido un evento importante della mia vita, un passo duro da intraprendere ma maturo per andare avanti. Non condivido mai i miei pensieri o scrivo spesso vicende personali qui su Facebook perché l’ho sempre visto come un semplice social e diario che un giorno rileggerò per rivivere ricordi e momenti passati.

A quasi 29 anni decido di lasciare la cosa che fino ad ora ha permesso di mantenermi ,per intraprendere un nuovo percorso,una proposta lavorativa importantissima a cui non posso assolutamente rinunciare.

Diciamo che arrivano momenti nella vita che inizi a sentirti saturo, non tanto fisicamente ma mentalmente. Non sono mai stato un giocatore/tesserato che abbia avuto chissà quale futuro o possibilità di arrivare ad alti livelli lo ammetto, nel mio piccolo ho cercato di fare sempre tutto con massima dedizione rinunciando a tanti divertimenti e capricci che magari i ragazzi di oggi fanno con tranquillità e quotidianità.

In questi anni di serie D ed Eccellenza ho conosciuto persone che mi hanno arricchito, non tanto nel conto in banca ma dentro. L’umiltà che metti nella vita, la ritrovi con le persone con cui condividi spogliatoio e vita di tutti i giorni. Ecco…Il calcio è stato tutto…e solo chi ha giocato può capire cosa stia provando adesso.

Ho imparato con l’esperienza, che non bisogna fidarsi di nessuno, perché tutti hanno un interesse personale da tutelare, tutte cose vomitevoli che alla lunga ti nauseano, e che non hanno nulla a che vedere con la dignità. Ho avuto ed ho ancora tante proposte anche di squadre in testa ai campionati ma ho deciso di svoltare ,girare pagina, decidere di fare qualcosa di diverso per provare a realizzare altri interessi che a quest’età mi si sono venuti a creare in testa.

Non avevo mai pensato che il calcio potesse essere un lavoro, l’ho sempre visto come una passione, credo che si manchi di rispetto a chi realmente lavori. Ho sempre vissuto questa esperienza con la consapevolezza di una passione, ma di certo non come qualcosa che mi avrebbe dato da vivere.

Non mi sarebbe andato di arrivare a 35 anni, con la prospettiva di non sapere cosa farò dopo. Al calcio ho dato 10 e credo di aver ricevuto 6 ,non so se ne è valsa la pena…pero nn rinnego nulla, oggi ho deciso questo e il tempo dirà se la scelta è stata giusta o sbagliata. C’è poca riconoscenza nella vita, ma in questo mondo è tutto triplicato. Non è cosi bello come sembra questo sport …pero diciamo che qualche soddisfazione l’ho pure tolta e sono fiero di tutto il mio trascorso. Penso che si cominci ad invecchiare nel momento in cui si smette di credere alle favole ed io nella mia vita sono stato forse fin troppo realista, anche quando le cose andavano fin troppo bene.

Ho imparato a combattere contro cose che non pensavo si potessero combattere ed ho superato quelli che pensavo fossero i miei limiti. Siamo più forti di quello che pensiamo. Siamo stati abituati a frenare, e ad usare i classici “senno del poi” accumulando polvere e delusione ma a rialzarci ogni volta. Ecco perché io sono sempre innamorato del calcio. Perché riesco ancora a trovare un significato dei gesti che fanno parte della vita quotidiana dello spogliatoio che tutti continuano a fare, gesti che oggi ripensandoci fanno sorridere e fanno pensare quanta passione e forza ci ho messo.

Ringrazio col cuore tutti i miei compagni di squadra e tutta la società Paternò Calcio per la splendida cena di ieri e per avermi fatto commuovere anche se di parole me ne sono uscite davvero poche, tutti i tifosi ,chi anche da fuori per lavoro ,ogni domenica è stato e sarà a seguire la squadra, il mister che anche se per poco ho capito e percepito il carisma, la passione e la dedizione con cui si applica per ottenere il massimo e infine il Presidente che non mi ha mai fatto mancare nulla e ieri ha subito capito l importanza della vicenda aiutandomi con parole di conforto.

Un grazie particolare a Graziano Cutrufo per l opportunità che mi sta dando ed infine ad un grandissimo amico/uomo Rosario Miraglia che mi è stato vicino in questo momento e che saro riconoscente per sempre . Grazie di tutto. Fabio Marletta”.