Marletta a GS.it: ‘’Via da Troina con un po’ d’amaro ma annate positive. Futuro? Estero, Giarre e…’’

È stato sicuramente tra i protagonisti dell’ultimo torneo di Eccellenza, trascinando il Troina alla cavalcata tra campionato e Coppa culminata con la promozione in Serie D. Ci riferiamo a Fabio Marletta, ormai ex capitano dei rossoblù, con cui abbiamo fatto il punto della situazione. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Fabio, possiamo darlo per ufficiale: il tuo futuro non sarà a Troina…

“No, te lo confermo. Ringrazio la famiglia rossoblù ma non c’erano più i presupposti per rimanere lì”.

Come mai?

“La società ha fatto delle scelte. Mi spiego meglio. Mi hanno proposto di restare, ma non sarei stato a mio agio visto che è stato detto che non sarei stato al centro del progetto. Sinceramente mi ha fatto un po’ effetto sentire dal presidente che non ero tra le prime scelte… Preferisco andare via da vincente. Ovviamente però li ringrazio di tutto, auguro il meglio al presidente Alì, al mister e alla dirigenza, faccio anche un grandissimo in bocca al lupo ai miei ex compagni. Un grazie a parte lo meritano i tifosi, sono stati sempre presenti e mi hanno fatto sentire la loro stima che è assolutamente reciproca”.

Facciamo un bilancio della tua esperienza a Troina…

“Escludendo l’annata in cui sono stato fermo per infortunio, credo sia positivo. Due promozioni in tre anni è un buon numero no? (ride, ndr). Ho giocato oltre 40 partite, mettendo a segno anche una decina di gol dei quali qualcuno anche pesante. Tutto sommato credo sia stata un’avventura più che positiva”.

Futuro?

“Ancora è presto, sto valutando alcune richieste”.

Io so di un sondaggio del Giarre…

“Beh sì, c’è stata qualche chiacchierata”.

Dai sbilanciati…

“Ho avuto dei pourparler anche con il Fasano e con un club estero del quale però non ti faccio il nome. Sinceramente mi piacerebbe giocare nel catanese per stare vicino casa, nei prossimi giorni ho in programma alcuni incontri con altre squadre. Voglio valutare bene dove sarà il mio futuro. Ora però non farmi dire altro (ride, ndr)”.