Marletta a GS.it: “Parlo di Siracusa ed Acireale. Mio futuro…”

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Abbiamo fatto il punto della situazione con Simona Marletta, ex dg tra le altre

Abbiamo fatto il punto della situazione con Simona Marletta, ex dg tra le altre di Siracusa ed Acireale, che sta già pensando alla prossima stagione “Ho ricevuto tante chiamate, ma quest’anno ho deciso di rimanere ferma per situazioni personali. Adesso cerco un progetto serio”. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Simona, da un ambiente che tu conosci molto bene. Il Catania può riuscire ad arrivare alla tanto agognata promozione?

“Secondo me sì. I giochi sono aperti e il Lecce ne ha coscienza più di chiunque altro. I punti sono talmente pochi (quattro, ndr) che riuscire nel sorpasso è fattibilissimo. Da tifosa mi auguro che effettivamente avvenga”.

Altra piazza che conosci molto bene. Che valutazione dai finora del campionato del Siracusa?

“Dal punto di vista sportivo un campionato importantissimo. Come ho detto in altre occasioni ha un vantaggio che fa la differenza, un direttore come Laneri che è quasi un lusso per la Serie C, tra i migliori in Italia. Lo dico io perché ho avuto il piacere di lavorarci, ma soprattutto lo dicono i fatti. Se guardiamo i budget delle prime sei in classifica, ma anche di qualcuna che sta più giù, si capisce che grande lavoro ha fatto Antonello”.

Lasci intendere che sia sprecato per la C…

“Credo che potrebbe ambire anche ad altro. Il direttore è uno che parla poco e pensa a fare i fatti, in questo calcio pieno di chiacchiere è una delle migliori caratteristiche che un professionista possa avere”.

Da Siracusa ti arrivano sempre attestati di grande stima…

“Ricevo da due anni decine di messaggi dai siracusani, questo mi riempie d’orgoglio. Probabilmente là qualcosa è mancato dal punto di vista della comunicazione, ci sta che si resti affezionati ad un dirigente ma se si continua a cercarlo magari c’è qualcosa che non va. Non lo so e preferisco non addentrarmi, ma ringrazio tutti i tifosi per l’affetto che ricevo quotidianamente. Siracusa è una piazza straordinaria, ma va saputa prendere. Secondo me ha dato molto meno di quello che avrebbe potuto dare”.

Quest’anno sei rimasta ferma…

“Per scelta, per motivi personali, sono rimasta distaccata. Le offerte ovviamente sono arrivate, ma le ho declinate. Adesso guardo alla prossima stagione, vorrei andare in una piazza dove si può lavorare seriamente. Come mi è stato concesso a Siracusa o Catania, ma anche ad Acireale fino ad un certo punto”.

Parliamo proprio della piazza granata…

“Beh all’inizio dell’anno scorso stavo cominciando a dare una struttura alla società acese, però io sono abituata a vedere le cose bianche o nere. Quando vedo le cose storte, purtroppo, non so fare finta di nulla”.

Anche se oggi sembra esserci il sereno, secondo te perché ad Acireale ci sono sempre tanti problemi?

“Perché ci si basa troppo su promesse della politica o di presunti sponsor o anche su imprenditori che pensano di fare business con la passione dei tifosi. Così non si può fare calcio, di fatto senza soldi”.

Diciamo che meno in D ma soprattutto in Eccellenza ci sono tante situazioni tragicomiche…

“Beh quest’anno ho sentito cose talmente allucinanti che ci sarebbe da scrivere un libro. Ci sono dei presidenti che accolgono dirigenti che si autoproclamano dg o ds semplicemente perché promettono di lavorare gratis o di portare uno sponsor. Queste sono le vergogne assolute di questo calcio. Fare il direttore significa seguire giornalmente la squadra, occuparsi di settore giovanile, discutere con l’Amministrazione comunale e così via. Non si può fare il dg solo andando la domenica al campo e facendo le dichiarazioni post partita, assurdo”.

Torniamo ad Acireale, tempo fa hai dichiarato che vedresti bene là Graziano Cutrufo…

“Ti dico semplicemente che quando io ero ad Acireale, avendo percepito dopo poco tempo che c’erano problematiche importanti, ho pensato che lui fosse la persona ideale. In una piazza come Acireale una persona come Cutrufo potrebbe davvero realizzare i sogni dei tifosi granata, che meritano 100 volte più di ciò che hanno vissuto negli ultimi tempi. Non mi riferisco alla categoria, ma proprio al rispetto nei confronti di tifoseria e città”.

Quindi è una cosa fattibile?

“Credimi non lo so, ma mi auguro davvero che una piazza così ritrovi il lustro che merita. In queste categorie non credo nelle società formate da tante persone, per come sono abituata a ragionare io”.

Cutrufo potrebbe lasciare Palazzolo, i tifosi granata vorrebbero un presidente importante. Se il calcio fosse matematica significherebbe2+2…

“Sarà il tempo a darci risposte. Onestamente non ho sentito Cutrufo e mi sono solo permessa di dire ciò che penso”.

L’anno scorso ti stavi approcciando ad una realtà messinese, il Milazzo, poi non è andata bene…

“È andata così proprio perché sono sempre abituata a dire ciò che penso. Sono stata io ad evidenziare al presidente Costantino che tutte le promesse che aveva ricevuto si sarebbero rivelate un buco nell’acqua, purtroppo è stato così. Se non fosse andata così probabilmente dopo meno di due mesi sarebbe crollato comunque il castello”.

Parliamo di tuo futuro…

“Ho avuto qualche contatto, ma è presto per parlarne. Diciamo che adesso ho la serenità per poter pensare e parlare della prossima stagione”.

Che tipo di progetto cerchi?

“La categoria non mi è mai interessata. Mi interessa avere a che fare con persone perbene, che sembra semplice ma non è così. Una programmazione di un certo tipo, pensando a fare calcio come un lavoro e non come passatempo. Mi piacerebbe lavorare con persone che la pensano allo stesso modo, che abbiano voglia di fare calcio e non ‘palluni’ come si dice dalle nostre parti (ride, ndr)”.

Non riesco a farti sbilanciare sui contatti che hai avuto. Dimmi solo se è lato Catania o magari Messina…

“No no, non dico nulla, potrebbe anche essere in Sicilia occidentale. Ci sono zone meravigliose, chi lo sa (ride, ndr)”.