Marletta a Gs.it: ”Non sono squalificata. Sugli addii a Siracusa e Acireale…”
“Ci tengo a cominciare dicendo che non ho nessuna voglia di fare polemica con nessuno. Se non mi
“Ci tengo a cominciare dicendo che non ho nessuna voglia di fare polemica con nessuno. Se non mi aveste chiamato voi non avrei parlato, non avrei mai infierito su una dichiarazione. Non è polemica quella che voglio fare, perchè rispetto troppo i fratelli Cutrufo”. Dopo l’intervista del presidente del Siracusa (CLICCA QUI per leggerla), Goalsicilia.it ha contattato Simona Marletta per saperne cosa ne pensava delle dichiarazioni che la riguardavano.
Ieri Cutrufo ha detto che le aveva proposto di restare a Siracusa…
“Non erano questi i termini. Sono rimasta in silenzio e continuerò a farlo per rispetto del Siracusa e per il momento delicato che la squadra sta vivendo. Non ci siamo lasciati malamente, ma con serenità. Ho un affetto per il Siracusa e per i siracusani enorme, difficile da trovare altrove per chi fa questo mestiere. Difficilmente ti riesci a legare così e non è facile confrontarsi in altre società quando hai vissuto una stagione con così tanta passione e amore. Ma c’è una cosa che ci tengo a dire”.
Prego…
“L’unica cosa che voglio sottolineare è che è stato detto che sono impossibilitata a tornare a Siracusa per via di una squalifica. Questa è un’inesattezza. Sono inibita in quanto dirigente. E’ diverso, perchè l’inibizione non crea problemi all’operatività. Lo voglio chiarire perchè una notizia del genere può dare riferimenti sbagliati alle società con cui io ho contatti”.
Quindi è pronta a rientrare…
“Ritengo che sia arrivato il momento di valutare le cose in maniera diversa. Mai come questa stagione, ormai a campionato in corso, non guardo la categoria. Guardo al fatto di poter operare in un ambiente sano”.
Torniamo sul suo addio all’Acireale…
“Io non sono una che parla, purtoppo questo è un calcio fatto di troppe chiacchiere. Io sono abituata a lavorare perchè nasco in un calcio in cui chi parla troppo va via. Quando ci sono i presupposti per lavorare come voglio io, allora bene, altrimenti mi faccio da parte. Acireale è stata per me una parentesi importante perchè sono state gettate le basi per fare bene, come ad esempio il settore giovanile. Però, se sono lì per fare il dg, devo essere messa in grado di fare il dg. Se mi si chiede di tutelare il presidente, io tutelo il presidente anche se vedo delle cose che non sono fatte come vorrei io. Io voglio lavorare dove ci sia un presidente che vuole che io collabori per il bene della sua stessa società. Non sono una da promesse, ma bado alla concretezza”.
Una donna nel calcio è un po’ una mosca bianca…
“Non è facile perchè volente o nolente è un ambiente maschilista. Per un uomo che si sente arrivato, è difficilissimo discutere con una donna. Più basse sono le categorie, più si sentono fenomeni e più remore hanno a confrontarsi con una donna”.