Mario, vieni da noi: Balotelli firma per la salvezza | Stipendio da top
Clamoroso colpo di scena che vede come protagonista Mario Balotelli, l’attaccante è pronto per una nuova sfida
Pochi giorni fa, nel corso di una intervista rilasciata a ‘Sport Mediaset‘, aveva rivelato che la sua intenzione era ancora quella di continuare a giocare. Solo in Italia visto che le opzioni che portavano all’estero (ed a quanto pare ce ne sono state) non le ha mai prese in considerazione.
Mario Balotelli vuole ritornare in pista e, soprattutto, ritornare ad essere protagonista sul terreno di gioco. Arrivati oltre alla metà di settembre, però, il classe ’90 è ancora svincolato visto che nessun club si è proposto per un contratto.
A quanto pare, però, le cose potrebbero cambiare da un momento all’altro per il nativo di Palermo. Soprattutto perché delle offerte potrebbero seriamente arrivare.
Di questo, e molto altro ancora, ne ha parlato in una intervista che ha concesso a ‘Dazn’ nella trasmissione “Adesso parlo io“. Il 34enne si è raccontato tra passato, presente e soprattutto futuro.
Balotelli si racconta: “Estero? No grazie. Il mio sogno è ritornare in Serie A”
Il suo futuro lo vede ancora in Italia. Soprattutto in Serie A dopo che lo ha fatto con le maglie di Inter e Milan. Come riportato in precedenza, però, non vuole ripetere le esperienze che lo hanno portato all’estero. O Italia o niente quindi per il giocatore che, nel frattempo, attende una chiamata da parte di un club.
Negli ultimi anni è stato al centro di numerosi episodi di cronaca e calcistiche. Soprattutto quando è stato etichettato come calciatore che rovina lo spogliatoio. Cosa che non accetta affatto e respinge al mittente: “Non capisco perché la gente ha questo pregiudizio su di me. Ho avuto problemi con qualche allenatore, ma non ho mai rovinato lo spogliatoio. Cosa ho fatto di così grave rispetto ad altri?“.
Balotelli: “Ho solo un rimpianto nella mia vita calcistica…”
Sul presente ha parlato di Milan e di Inter: “Il Milan non è una realtà facile, ma non lo vedo così male. Con Morata penso possano fare bene. Nel calcio credo che non ci sarà mai più un presidente come Moratti. Gli devo praticamente la mia carriera, mi ha regalato un sogno“.
Non è stato un periodo facile per l’attaccante che ha sofferto di solitudine: “Ho passato momenti in cui mi sentivo solo. Non mi sentivo protetto. La mia famiglia mi è stata molto vicino. Ho intrapreso un percorso psicologico. Il mio rimpianto è quello di non averlo fatto prima“.
