Marino: “Il Palermo lo sentivo mio, mi hanno rubato un bel sogno. Volevo fare in rosanero ciò che ho fatto a Catania”
Intervistato da “La Gazzetta dello Sport”, l’ormai ex tecnico del Palermo,
Intervistato da “La Gazzetta dello Sport”, l’ormai ex tecnico del Palermo, Pasquale Marino, dice la sua sulla situazione del club rosanero, che sarà costretto a ripartire dalla serie D: “Che la situazione fosse critica lo sapevano tutti. Devo ammettere che col passare dei giorni i dubbi eitimori sono cresciuti, ma ad inizio giugno, quando ho accettato la proposta ero fiducioso e contento della sfida. Ripartire da zero, in una piazza come Palermo, era uno stimolo enorme. Come ho vissuto l’esclusione? Male, come tutti i palermitani. Per un siciliano guidare il Palermo è il top e il rammarico è enorme. Ma io faccio l’allenatore, sono un professionista: ora penso a tifosi e dipendenti che rischiano il lavoro. Sono addolorato per loro. Sapevo del rischio, anche se onestamente speravo si risolvesse tutto, come mi aveva assicurato la proprietà. “ro libero e perché Palermo non si rifiuta. Avevo detto no al rinnovo con lo Spezia per divergenze programmatiche, e il Palermo è stata la prima squadra che mi ha cercato. Da siciliano, non potevo rifiutare. Anzi, sognavo di fare a Palermo quello che sono riuscito a fare a Catania”.