Ai microfoni del “TgR Sicilia”, il portiere del Marineo, Lamin Ceesay, torna sulla sua fuga dal Gambia e sul suo arrivo in Italia con un barcone:
“Un giorno sono tornato dagli allenamenti e ho trovato mia madre e mia sorella che piangevano. Hanno detto che erano arrivati dei soldati per arrestarmi. Lì funziona così, se vengono ad arrestarti e non ti trovano portano via tuo fratello. La mia storia è cominciata da lì, sono scappato per andare in Senegal. Il viaggio in barcone? Dove ero io eravamo 97 persone, mentre dove si trovava mio fratello erano in 109. Sono morti tutti, tranne una persona che si chiama Mustafa”.