Marina di Ragusa, Calogero a GS.it: “Ci salveremo con Utro in panchina. Acireale è una corazzata, ma noi ce la giocheremo”
“Stiamo attraversando un periodo difficile dovuto a tanti fattori, ma questo era per certi v
“Stiamo attraversando un periodo difficile dovuto a tanti fattori, ma questo era per certi versi preventivato”. Parole e musica di Nunzio Calogero. Abbiamo fatto una chiacchierata a tutto tondo con il direttore generale del Marina di Ragusa, analizzando il momento vissuto dalla squadra iblea, la situazione di mister Utro (confermatissimo in panchina), oltre agli obiettivi stagionali e alla prossima sfida contro l’Acireale. Queste le parole di Calogero a Goalsicilia.it:
Nunzio, partiamo proprio dal momento complicato che sta vivendo la squadra…
“Non dobbiamo dimenticare la nostra reale dimensione e l’obiettivo che ci siamo prefissati. Ci sono anche degli episodi sfortunati che ci penalizzano, come l’autogol di domenica scorsa e qualche episodio arbitrale sfortunato, oltre a qualche legno di troppo”.
L’obiettivo salvezza resta raggiungibile?
“Sono fermamente convinto che questo gruppo ha la forza e le credenziali per raggiungere l’obiettivo, anche perché la squadra durante la settimana si allena al massimo e ci mette tutta se stessa. Il lavoro paga sempre e continueremo ad affrontare tutte le sfide che ci attendono in questo modo. Forse i risultati degli ultimi anni, per fortuna, ci hanno fatto volare un po’ troppo. Ma non dobbiamo dimenticare che siamo una matricola e quella che è la nostra reale dimensione”.
Hai difeso a spada tratta mister Utro mettendo a tacere le voci di un ipotetico allontanamento del mister…
“Le ho smentite perché non esistono. Al campo c’è una serenità da squadra che è prima in classifica. L’ambiente è molto sereno e questo periodo era per certi versi preventivato. Non abbiamo mai dato al mister delle responsabilità sui risultati. Ci siamo presi sempre le nostre responsabilità, come accaduto a inizio stagione quando abbiamo allontanato cinque giocatori per motivi disciplinari. Se finora abbiamo dato il 100%, adesso dobbiamo dare il 101%. E aggiungo che Utro sarà l’allenatore del Marina di Ragusa fino al prossimo 30 giugno”.
Lo staff tecnico in effetti lavora con voi da anni…
“A mio parere abbiamo uno dei migliori staff tecnici dell’intero girone I di serie D. E per questo noi siamo tranquillissimi”.
L’ultima gara vi ha lasciato in eredità la quarta sconfitta consecutiva. Come giudichi la partita col Troina?
“C’è poco da dire, forse è la prima sconfitta meritata è maturata sul campo. Il Troina ha dimostrato di meritare più di noi. Dal canto nostro faremo tesoro degli errori commessi per non ripeterli”.
E la pesante squalifica rimediata da Mancuso?
“Il ragazzo mi ha negato il fatto dello sputo. Se il guardalinee però ha visto ciò, le tre giornate ci stanno perché lo sputo è la cosa più vile che possa esistere. Sarà un’assenza importante, ma chi scenderà in campo lo farà al massimo. Tra l’altro Vindigni è recuperato e Puglisi è in via di recupero”.
Le altre tre sconfitte erano invece arrivate contro Palermo, Acr Messina e Giugliano…
“Sono state delle gare in cui abbiamo detto la nostra. Col Palermo la differenza la fanno i singoli e non penso che lì in tanti faranno punti. Le altre due bruciano tanto, anche se abbiamo perso con squadre che hanno dei budget totalmente diversi. Ed eravamo stati padroni del campo. Arriveranno momenti più fortunati”.
Col Giugliano la gara è stata a rischio rinvio fino a 24 ore prima per la morte del loro presidente. Come avete vissuto l’attesa?
“Il venerdì alle 12,30 abbiamo ricevuto comunicazione dalla Lega che la partita era stata rinviata al 23 ottobre. Io ho avvisato lo staff che ha programmato un allenamento diverso rispetto a quello prepartita. Poi ho disdetto albergo e autobus. Alle 14,15 la Lega ci ha ricontattati, perché la famiglia del presidente voleva che la partita si giocasse. Sia chiaro, nessuno ci ha obbligati a giocare. Ho chiamato il Giugliano e mi sono messo a completa disposizione, abbiamo organizzato tutto quanto, non con poche difficoltà, ma lo abbiamo voluto fare per rispetto della famiglia e del defunto. E anche per rispetto del calcio, perché avevamo degli infortunati che avremmo recuperato il 23 ottobre. Abbiamo comunque ricevuto un’ospitalità fuori dal comune”.
La prossima sarà una sfida complicata, andrete ad Acireale per affrontare una squadra che finora ha fatto benissimo. Sei sorpreso dall’andamento dei granata?
“Onestamente no, credo che l’Acireale sia l’unica squadra che abbia speso poco meno del Palermo. Ci sta non fare proclami e vivere di umiltà, ma le potenzialità dell’Acireale sono altissime. Hanno una rosa costituita da Rizzo, Diop, Silvestri e non solo, gente che ha fatto anche la serie C. Sono calciatori che hanno costi importanti. È una squadra costruita per lottare per la vittoria del campionato. Possono tranquillamente stare nei primi due o tre posti. Sarà una gara complicata come quella di Palermo, ci sarà un ambiente è una tifoseria che ha vissuto un passato calcistico importante. Ma noi ce la giocheremo”.
Un’ultima domanda invece te la faccio sul Corigliano Calabro, che non avrebbe pagato gli stipendi. Voi come la vivete?
“Io penso innanzitutto a casa mia, ma purtroppo in serie D queste cose succedono. Noi a Corigliano abbiamo perso anche perché i calabresi hanno, o avevano a questo punto, una bella squadra. Il campionato, tra l’altro, è strutturato male… I play off non servono a nulla e quindi gli obiettivi sono vincere il campionato oppure salvarsi. La Lega dovrebbe pensare a qualcosa di diverso, perché in casi come questi poi si rischia di falsare la stagione. Noi abbiamo perso col Corigliano, poi magari le altre squadre fanno punti facili contro la juniores dei calabresi…”.