Il presidente della Lega Pro, Matteo Marani, ha condiviso le sue riflessioni con i cronisti durante l’Assemblea di Roma, che ha introdotto modifiche nello Statuto della Federazione. Marani ha posto l’accento su un momento storico particolarmente difficile per il calcio italiano, evidenziando l’importanza di una responsabilità condivisa: “Siamo fuori da due mondiali e l’eliminazione contro la Svizzera all’Europeo è un segnale chiaro delle difficoltà del nostro movimento. Quando la nostra Nazionale soffre, è un problema di tutti, e se aggiungiamo le difficoltà economiche del sistema, è essenziale trovare soluzioni insieme.”
Per quanto riguarda la Serie C, Marani ha spiegato che la Lega Pro ha adottato un approccio costruttivo, dimostrando apertura nel rivedere “pesi e percentuali”, puntando su idee, progetti e giovani talenti: “Abbiamo bisogno di trentenni e quarantenni in ruoli importanti, di aria fresca per rigenerare il nostro sistema. È necessaria un’apertura alle istanze della società civile e del mondo professionale.”
Marani ha anche discusso delle seconde squadre, sottolineando come la Lega Pro abbia collaborato per accogliere questa proposta della Federazione, sempre rispettando i club esistenti. Ha ricordato che la Serie C è da sempre una palestra per il calcio italiano, dove crescono giovani talenti, anche per la Serie A: “La Serie C è stata il laboratorio dei campioni, da Roberto Baggio a Gianfranco Zola, fino ai protagonisti dei Mondiali del 1982 e del 2006.”
Escludendo per ora una futura candidatura, Marani ha riaffermato il suo impegno attuale: “Sono stato rieletto da poco, e sono qui per servire le istituzioni con gioia e soddisfazione, nonostante le difficoltà.”
Infine, riguardo alle parole di Casini sulla Serie A, Marani ha invitato ad abbassare i toni: “La Serie A è il motore del nostro calcio. Abbiamo concesso un consigliere in più alla Serie A per sostenerne la competitività internazionale, ma chiediamo in cambio il riconoscimento del ruolo della Serie C nella valorizzazione dei giovani. La riforma Zola è stata pensata proprio per i settori giovanili, e chiediamo rispetto per questo lavoro fondamentale.”