Mamma Lo Faso a GS.it: ”Simone può essere il Totti del Palermo. Non paragonatelo a Cassano”

“Da domenica scorsa sono piacevolmente stanca di parlare di quello che è successo (ride, ndr)”. L’esordio in Serie A con il Milan ha reso Simone Lo Faso l’uomo del momento in casa Palermo. Goalsicilia.it ne ha parlato in esclusiva con Lidia Gennusa, mamma del talentino rosanero.

Domenica scorsa è stata una giornata da ricordare…

“Un momento atteso da tanto tempo, eravamo sicuri che prima o poi arrivasse. La cosa veramente bella è stata la reazione dei tifosi. Avevamo già visto Simone al Barbera per l’amichevole col Marsiglia e per la Coppa Italia, ma questa era Serie A ed è qualcosa di unico”.

Un palermitano che esordisce nella squadra della sua città…

“La soddisfazione è doppia. Credo che sia una cosa che sognano un po’ tutti quelli che giocano a calcio”.

Quanto è stata importante la parentesi nel settore giovanile del Siena?

“Importante per lui sull’aspetto formativo. Perché ha vissuto lontano da casa e in un contesto che io chiamo da ‘caserma’. Naturalmente era da solo, se vai a Siena in viaggio, rimani entusiasta di quanto sia bella, ma poi torni a casa e va tutto bene. Rimanere da solo a 14 anni è stata dura”.

Che rapporto c’è tra Simone e mister De Zerbi?

“Simone e il mister hanno un rapporto stretto. De Zerbi, quando giocava aveva lo stesso ruolo di Simone e questo ha fatto nascere una bella sintonia”.

Simone è stato paragonato molto spesso a Cassano…

“È stato spesso paragonato anche a Vazquez oltre che Cassano. Dal punto di vista tecnico va benissimo, però non parlatemi del carattere di Cassano perché Simone non c’entra proprio nulla!”.

Quindi nessuna bizza…

“Simone è un ragazzo tranquillo, un ‘tranquillone’. Non ha megalomanie per la testa e non mi ha mai dato problemi. Rimane sempre il ragazzo della porta accanto. E’ normale che sia stato travolto da questa particolare attenzione. E’ felice della ribalta ma la vive con molta umiltà, non gli piace stare sotto i riflettori. Ha un carattere riservato”.

Chi è il suo idolo?

“Ho tre figli e tutti e tre sono pazzi di Cristiano Ronaldo”.

Qual è la sua squadra del cuore?

“E’ sempre stato un grande tifoso per il Palermo. Magari ogni tanto seguiva la Juve, ma dopo la finale del Viareggio, gli è passata questa abitudine…”.

A proposito del Viareggio. Indimenticabile la doppietta in semifinale all’Inter…

“Mi vengono i brividi a ricordare quella partita. L’emozione più grande però è arrivata il 10 maggio di due anni fa agli Europei Under17. Era la festa della mamma e lui mi dedicò in diretta il gol che è valso il passaggio del turno”.

Dove vede il futuro di Simone?

“Il Palermo è una bella società. Se Simone ne avesse la possibilità, sarebbe felicissimo di ripercorrere l’esempio di Totti: un ragazzo che gioca per la sua città e lotta col cuore. Poi il futuro ovviamente non lo conosce nessuno. Lui quando veste la maglia del Palermo lo fa col cuore, non è uguale a qualsiasi altro giocatore”.

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Damiani Vittorio