Lomasto: ‘’Leonzio fatto un miracolo, tanti sacrifici con uomini veri. Pelle d’oca quando ricordo…’’

Paolo Lomasto, protagonista nella Sicula Leonzio che ha conquistato la promozione in serie C, su Facebook ha scritto: “ECCoCi qui…Potrei scrivere un libro di quest’annata calcistica. Tantissime pagine sarebbero di colore bianco e nero. Ci sono date che rimarranno impresse per sempre nella mia mente e scolpite nel mio cuore. La prima risale a quel 4 dicembre 2016, al quinto minuto del secondo tempo mi alzo dalla panchina e mi avvicino al centrocampo, pronto per entrare, improvvisamente dal nulla sentii un boato dalla tribuna, impressionante, oltre 1000 persone urlavano il mio cognome, stracontenti mi incitavano per il mio ingresso in campo, tutto questo continuò per minuti e minuti. Lo ricordo come fosse ieri. In quel preciso istante il cuore mi salì in gola, la pelle d’oca, una gioia indescrivibile incontenibile e credetemi non tutti possono provarla!

Ad oggi mi sento in dovere di ringraziare con il cuore in mano tutti, davvero tutti, uno ad uno, credetemi dal più piccolo al più grande, non immaginate quanta forza mi avete dato. In questi mesi mi avete fatto sentire sempre importantissimo, nonostante 1-3-5-10-15 partite vinte consecutive, ogni giorno mi chiedevate perché non ti fa giocare? La mia risposta sempre la stessa, anche se era un po’ contrastante : L’importante è che si vince. Non vi dimenticherò mai Popolo Tifoso Lentinese grazie di cuore per tutto. Un’altra data, ancora più importante è stata quella del 13 aprile 2017, la Vittoria del Campionato. Un gruppo di 25 ragazzi che ha scritto la storia, una vittoria cosi tanto sofferta su ogni campo. Sudata, piena di sacrifici, ma alla fine arrivata, vincendo su ogni campo ed ammazzando un campionato fatto di record su record. Sei partite senza subire gol e 15 partite vinte consecutive.

È stata la rivincita di tutti visto che tante persone ci davano per morti e sfavoriti davanti a tanti ‘squadroni’ fatti di soli nomi e non di Uomini come lo siamo stati noi, dal primo giorno fino a all’ultimo. Sì, perché prima del calciatore ricordatevi che viene l’Uomo, quello che sono stato io da gennaio in poi. Davanti a tante ingiustizie soprattutto premeditate. Ho rispettato ogni situazione, ma credetemi non mi sono mai abbassato a certi livelli, mi hanno insegnato a non far vedere mai chi sono perché il valore esce fuori da solo, ma soprattutto a non ripagare con la stessa moneta ma con l’indifferenza. Mi hanno insegnato a non guardare al passato anche se è stato bellissimo, stupendo, emozionante, unico, perché il passato appartiene alle persone che non hanno la forza di andare avanti.

La ruota prima o poi gira, tutto ciò mi è servito ancor di più a capire quanto sia forte dentro e fuori dal campo anche grazie a Voi. Io vivo di dignità e rispetto. Ora dai basta sicuramente sono stato pesante e scocciante, ma consentitemelo io il mio lavoro, il mio sogno, il mio sport preferito, lo vivo a 360 gradi. Non mi resta che ringraziare la Società che non ci ha fatto mai mancare nulla, la dirigenza, gli accompagnatori, magazziniere, lo staff, staff medico, i ristoranti e l’hotel. Tutte le persone che ci sono state vicine in questi mesi, e credetemi grazie a tutti voi e noi uniti più che mai abbiamo compiuto un vero miracolo. CCCe lo meritiamo tutti. Un Grazie infinito alla mia prima tifosa che anche per quest’anno mi ha sopportato e supportato. Ora basta, mi sa che devo andare a trovarmi un lavoro, è giunta l’ora (ride, ndr)!”.

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Redazione