Lo stadio lo comprano i tifosi: colletta per la società | Gesto d’amore della Curva
La società non è nuova a questo tipo di iniziative. Nel 2011 cedette il 58% dell’impianto ai propri sostenitori.
Per i tifosi, lo stadio della propria squadra non è solo un luogo in cui si giocano le partite, ma una vera e propria casa. È il simbolo dell’identità del club e della sua storia, un posto dove si vivono emozioni intense e si creano ricordi indelebili. Ogni partita giocata nello stadio di casa ha un significato speciale per i tifosi, che vedono in quel luogo una connessione profonda con la squadra e con la comunità che rappresenta.
Lo stadio diventa il punto di incontro per migliaia di persone che condividono la stessa passione, creando un’atmosfera unica che non si può trovare altrove. È qui che i tifosi si riuniscono per sostenere la squadra, cantare cori, e manifestare il loro amore incondizionato, rendendo ogni incontro una celebrazione collettiva. Per molti, andare allo stadio è una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, rafforzando il legame con la propria squadra del cuore.
Oltre all’aspetto emotivo, lo stadio rappresenta anche il fortino della squadra, il luogo dove si gioca con il supporto incondizionato del pubblico di casa. Questa vicinanza crea un senso di appartenenza e orgoglio, rendendo lo stadio un vero baluardo della fede calcistica. Non è raro che i tifosi lo considerino parte integrante del successo e della cultura del club.
Infine, lo stadio è il simbolo di un’identità territoriale. Rappresenta la città o la regione da cui la squadra proviene, e per i tifosi significa appartenenza, tradizione e fedeltà. Lo stadio, quindi, non è solo un luogo fisico, ma un riflesso del cuore e dell’anima della squadra e dei suoi sostenitori.
L’idea dell’Union Berlino
L’Union Berlino ha deciso di offrire ai propri tifosi l’opportunità di diventare proprietari del loro stadio, l’iconico An der Alten Försterei. Come riportato dalla Bundesliga, il club ha messo in vendita 120.000 azioni al prezzo di 500 euro ciascuna, rivolgendosi ai suoi 70.000 membri. L’iniziativa consente ai tifosi di acquisire una parte simbolica dello stadio che ospita le partite della squadra dal 1920, rafforzando il legame tra il club e i suoi sostenitori.
Il progetto prevede un significativo ampliamento dello stadio, che passerà da 22.000 a 40.500 posti, mantenendo però la sua caratteristica unica: la maggior parte dei posti rimarrà in piedi, con 32.000 spazi riservati ai tifosi che preferiscono vivere la partita in piedi e solo 8.000 posti a sedere. Sono previste anche nuove aree VIP e spazi dedicati ai media.
“40.000 proprietari”
I lavori di ristrutturazione cominceranno nell’estate del 2026, e per tutta la stagione 2026/27 l’Union Berlino giocherà le sue partite all’Olympiastadion, come già accaduto durante la scorsa Champions League. Il trasferimento temporaneo garantirà la continuità delle competizioni mentre lo stadio verrà rinnovato.
Il presidente dell’Union, Dirk Zingler, ha sottolineato l’importanza del legame tra tifosi e stadio. “Vorrei che ci fossero 40.000 proprietari”, ha dichiarato, sottolineando che l’obiettivo non è finanziare i lavori, ma dare ai tifosi un’opportunità di possedere una parte del loro amato stadio.