Licata, Scimonelli a GS.it: “Spiego perché non sarò più presidente. Programmi e obiettivi prossima stagione…”

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Punto della situazione in casa Licata che ha avviato il progetto Serie D con

Punto della situazione in casa Licata che ha avviato il progetto Serie D con Danilo Scimonelli, fino a qualche giorno fa presidente ed oggi vicepresidente. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Danilo, perché non sei più presidente?

“Per una mia scelta. Avendo vinto il campionato in anticipo, senza la foga calcistica, mi sono dedicato alle mie aziende e ho notato che le avevo un po’ trascurate. Fare il presidente di una squadra come il Licata ti porta via intere giornate, non è una cosa che si fa per passatempo. Ne ho parlato al mio amico Enrico Massimino che quasi mi ha minacciato dicendo che se non ci fossi stato io non si sarebbe continuato. Con l’assenso degli altri soci abbiamo mediato una vicepresidenza con la gestione operativa di alcuni aspetti come il Settore giovanile, la comunicazione. Insomma mi hanno fregato anche quest’anno (ride, ndr)”.

Non mancherà comunque il tuo impegno per il Licata…

“Ovviamente no, anche perché l’assetto proprietario è sempre lo stesso. Inoltre non abbiamo mai ragionato di ruoli, siamo più ‘noi’ che ‘io’ e forse i nostri risultati sono frutto di ciò. Fondamentalmente siamo una famiglia a prescindere dai ruoli”.

Del nuovo presidente che mi dici?

“Nico Le Mura è una persona perbene, preparata e che con me e Massimino è stato già protagonista in questi due anni licatesi. In passato ha già ricoperto questa carica, infatti è stato l’ultimo presidente a vincere il campionato con il Giarre. Non ci poteva essere di meglio per la mia successione”.

È entrato in società Riccardo Massimino…

“Non ha bisogno di presentazioni. È un grande appassionato di calcio, come del resto tutta la famiglia Massimino. È una persona saggia e perbene, competente di calcio e ha esperienza. Sicuramente gioverà al club”.

In organigramma c’è anche Luigi Giordano come Responsabile tecnico del Settore giovanile…

“Rientra in quel ragionamento di attività strategiche che dovrò dirigere io. Il 90% delle squadre di D o Eccellenza va in difficoltà perché dopo qualche anno di impegni i presidenti fanno un passo indietro visti gli esborsi pesanti. Per questo si punterà tanto sul Settore giovanile, che finora non è mai esistito. Abbiamo scelto Giordano e per lui parlano i numeri. Ha vinto due campionati regionali con il Canicattì, ha vinto il campionato provinciale da outsider con il Gattopardo, giusto per citare un paio di cose. Gli ho fatto questa proposta e l’ha accettata dopo qualche giorno di riflessione perché lui è un allenatore e non un dirigente. Ha sposato il nostro progetto con grande entusiasmo”.

Settore giovanile basato sui giovani locali o pescherete in giro?

“Vogliamo allestire al meglio la Juniores, che in D è obbligatoria. Riproporremo gli Allievi dopo i buoni risultati ottenuti quest’anno e cominceremo con la Scuola calcio. Qualora si presentasse l’occasione di tesserare quel talento particolare sul quale investire qualcosina di più siamo pronti a farlo, perché fortunatamente le risorse logistiche le abbiamo”.

Sempre nell’ottica serbatoio per la prima squadra…

“Ovviamente, anche perché in Serie D devi averne tra 8 e 10 di Under in prima squadra. Ti faccio un esempio banale: un giovane, anche se non ti costa tantissimo in termini di rimborso, ha comunque un costo logistico importante. Crearlo in casa significa risparmiare anche 10/12.000 euro a stagione, cifre importanti per queste categorie”.

Passiamo al calcio giocato: Campanella riconfermato…

“Quando ci siamo seduti a trattare, avevamo la certezza che sarebbe stato lui il nostro allenatore e lui la consapevolezza che avrebbe continuare a guidare il Licata”.

Giocatori, arrivata le riconferma di Maltese…

“Ci sono dei calciatori ai quali sono particolarmente legato, Maltese è un figlio calcisticamente parlando. Ha esordito in maglia gialloblù alla seconda giornata di due stagioni fa e io sono arrivato a Licata proprio alla seconda giornata di due stagioni fa, insomma siamo ‘cresciuti’ insieme. Abbiamo vissuto l’ultima stagione vincente, ma ricordiamoci che all’inizio bisognava mantenere la categoria. A suo tempo ha rifiutato offerte importanti, come noi ha mangiato fango e adesso è corretto che anche lui veda un po’ di calcio giusto”.

Arriveranno altre conferme?

“Stiamo già lavorando su quei nomi che il mister ci ha chiesto di confermare. Uno di questi è Cannavò che abbiamo tra le righe annunciato da qualche ora. Antonio è un lusso anche per la Serie D”.

Qualche altro nome si può fare?

“Ne cito solo uno così ne approfitto per fargli gli auguri visto che oggi è convolato a nozze, Davide Testa. Quando tornerà dal viaggio di nozze ci incontreremo e definiremo”.

Insomma il cosiddetto zoccolo duro…

“L’anno scorso abbiamo fatto un lavoro strategico importante. A quei quattro o cinque ragazzi che avevano un profilo da D, abbiamo fatto già da tempo un adeguamento di rimborso spese. Insomma se ricevono altre offerte, non vengono neanche solleticati perché qua stanno meglio”.

C’è un giocatore che ti piacerebbe vedere in maglia gialloblù?

“Visto il ruolo che mi è stato affidato (Settore giovanile, ndr) ti dico che mi auguro di vedere in prima squadra il più forte 2004 che c’è in giro. (ride, ndr). Con tutta l’umiltà di questo mondo ti dico che non conosco bene la Serie D quindi non saprei fare nomi”.