Licata, Scimonelli a GS.it: “Punto sul mercato. Cannavò, Assenzio, Treppiedi…”

Tanti rumors di mercato stanno accompagnando il Licata capolista nel girone A di Eccellenza, per questo abbiamo deciso di fare il punto della situazione con il presidente Danilo Scimonelli. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Presidente, si è parlato di un possibile addio di Cannavò verso la D…

“Tutto falso. Antonio, essendo un grandissimo giocatore, ha richieste da qualsiasi categoria. Qui però sta bene, ha sposato un progetto e non si muove assolutamente”.

Vi hanno già accostato qualche attaccante che potrebbe rimpiazzarlo o aggiungersi al parco che già avete…

“Anche qua niente di vero. Sono felice delle prestazioni della squadra, in attacco rimaniamo così”.

Capitolo Assenzio…

“Ci interessa”.

Io so che è fatta…

“Le liste si riaprono sabato, fino ad allora non si può dare nulla per ufficiale. Sicuramente è un profilo che ci interessa”.

Treppiedi…

“Un altro profilo che ci piace, ma abbiamo bisogno di rimpiazzare numericamente un posto in mezzo al campo, quindi arriverà un solo giocatore in quel reparto. Vediamo…”.

Che altro farete?

“Niente di rilevante, ma siamo sempre vigili. Sappiamo di avere una squadra più che competitiva. Vediamo se qualcuno dei ragazzi che finora ha giocato meno chiederà di andare via, in quel caso lo rimpiazzeremo. Per il resto stiamo bene così. Sinceramente sappiamo di non doverci rinforzare perché siamo già abbastanza forti”.

È possibile che la sconfitta con la Parmonval vi abbia fatto bene?

“Lo diranno il tempo ed i prossimi risultati. Se alla sconfitta di sabato scorso non seguirà un risultato positivo con il Sant’Agata non avrà fatto bene. Se invece riprenderemo nel nostro percorso vincente ci ricorderemo di quella gara non come di una sconfitta ma come un dosaggio di umiltà”.

Il mister a fine partita era molto incavolato con la squadra…

“Lo eravamo un po’ tutti. Abbiamo perso una partita che non si doveva perdere, a prescindere dall’essere rimasti in 10 alla mezz’ora che sicuramente ha condizionato. Dovevamo però fare meglio di quello che abbiamo fatto”.

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Dario Li Vigni