Licata, Scimonelli a GS.it: “Derby brutto deciso da episodi. Dispiace per 5 minuti di follia e minacce…”

Nel derby/scontro diretto il Licata è scivolato sul campo del Canicattì perdendo 2-0 in una partita molto nervosa. Abbiamo fatto il punto della situazione con Danilo Scimonelli, presidente gialloblù, queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Presidente, cosa non ha funzionato?

“È stata una partita molto brutta, che non fa onore alle squadre che lottano per vincere un campionato. Sapevamo che sarebbe stata decisa dagli episodi e così è stato. Noi, due punizioni di Chiavaro che ha preso incrocio dei pali e impegnato Iacono in un miracolo. Loro, sempre da calcio piazzato hanno trovato il gol sul palo del portiere. Poi in pieno recupero hanno trovato il raddoppio su rigore ma la gara era praticamente finita”.

Qual è la ricetta per ripartire?

“Sempre quella del lavoro. Già domani mister Campanella ed il suo staff lavoreranno su cosa non ha funzionato e ripartiremo. Cercheremo di trasformare questa rabbia per la sconfitta in energia positiva”.

Partita un po’ troppo nervosa…

“Molto sentita da entrambe le squadre in un clima infuocato, purtroppo a tratti si è anche esagerato”.

Il clima era infuocato da vero derby…

“Anche troppo. Io accetto gli insulti dal 1’ al 90’, fa parte del gioco. Non accetto però che mia moglie sia stata minacciata all’arrivo allo stadio, una cosa che non dovrebbe succedere. A fine partita sono andato in ospedale a trovare Pira e la polizia mi ha dovuto prima scortare con una macchina, poi dentro l’ospedale mi ha dovuto accompagnare un agente. Se le Forze dell’Ordine sono costrette a fare qualcosa del genere vuol dire che c’è qualcosa che non va nel nostro calcio”.

Come sta Pira?

“Ieri ci ha fatto prendere un grande spavento, per fortuna ora sta bene. Per me è un fratello minore, vederlo esanime a terra paonazzo e senza respirare mi ha spaventato tanto. Ha preso una botta alla gola e cadendo ha sbattuto la nuca, insomma è svenuto senza respirare, attimi di vera paura. Il primo ad accorgersene è stato Pietro Iacono che è andato subito a soccorrerlo e per questo lo ringraziamo, anche se non c’erano dubbi sul gran signore che è”.

Cosa è successo in quei 5 minuti di follia?

“Cronologia degli eventi. Lupo cade e noi buttiamo la palla fuori. Dopo due minuti Pira si fa male seriamente e Lupo, probabilmente preso dalla foga e sicuramente non si sarà reso conto della gravità della situazione, ha continuato a giocare. Civilleri perde la brocca e gli va a fare un fallo brutto”.

Ti percepisco rammaricato dalla voce…

“Un po’ sì. L’arbitro può fermare il gioco solo per botte alla testa ed era questo il caso. Se si fosse accorto della gravità, avrebbe fermato il gioco e non sarebbe successo tutto il casino che è arrivato dopo”.  

Prenderete provvedimenti con Civilleri?

“Sicuramente lo multeremo. Lo stesso ragazzo, che mi ha richiamato ancora una volta stamattina per scusarsi, ha detto che qualsiasi provvedimento sarà adottato è giusto. Marco è un ragazzo squisito, ha sbagliato e lo ha capito. Sicuramente sarà punito dalla giustizia sportiva ma starà anche facendo i conti con la propria coscienza”.

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Dario Li Vigni