Licata, Massimino: “Bisogna capire se la serie D è un punto d’arrivo o di partenza. Basta poco per essere ambiziosi…”

Come riportato da “Extra Time”, il patron del Licata, Enrico Massimino, dice la sua sul momento dei gialloblu e sul futuro del club dopo il pari con l’Fc Messina:

“Risultato giusto, partita equilibrata. Il fatto che fino all’ultimo potevamo vincere dimostra che non molliamo mai, ci proviamo sempre. Nella categoria ci stiamo bene. Quest’anno va bene quello che stiamo facendo, ma dobbiamo sicuramente capire se la serie D per noi è un punto d’arrivo oppure un punto di partenza. Per questo non basta solo la società, ci vuole l’aiuto di tutti. Bisogna essere consapevoli che c’è la possibilità, anche con poco, di provare qualcosa di diverso. Non può pensarci solo la società. Un po’ prematuro lanciare appelli, noi dobbiamo raggiungere l’obiettivo minimo della salvezza, dopodiché bisogna capire se va bene così a tutti oppure si vuole alzare l’asticella. Se fosse così, noi ci siamo. Se dobbiamo invece pensare che questa sia la nostra dimensione, dobbiamo riflettere. Siamo un gruppo ambizioso e vogliamo crescere con la giusta umiltà, carattere, consapevolezza di ciò che possiamo fare”.

Massimino a questo punto rilancia: “Stiamo facendo un campionato al di là di quello che era l’obiettivo, voglio capire se è questo il massimo a cui possiamo aspirare. Anche da parte del pubblico qualcosa in più ci si poteva aspettare, nonostante ci sia una grande empatia tra ambiente e squadra. Intanto raggiungiamo la salvezza, non vorrei vedere un grande pubblico soltanto col Palermo. Siamo tutti a voler essere ambiziosi oppure ciò che c’è stato quest’anno è una meteora? Cresciamo, cerchiamo di completare quello che abbiamo fatto finora. Per la salvezza servono meno di 12-13 punti, sappiamo che possiamo migliorare in tutto. Voglio però capire se la D è un punto d’arrivo o di partenza. Io non sono di Licata, ma questo è un posto magico per fare calcio. La struttura ha molte potenzialità, ma c’è bisogno anche di altro, perché abbiamo problemi di illuminazione, umidità e altro, cose che non sono di manutenzione ordinaria. Se dobbiamo pensare in grande ci vuole altro”.

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Redazione