Licata, Massimino a GS.it: “Spiego l’addio con mister Campanella. Affidamento impianti, ripescaggio in C, obiettivi futuri…”

Giornate calde in casa Licata dopo l’addio a mister Campanella e il nodo campi che ancora deve essere sciolto. Abbiamo fatto il punto della situazione con il patron Enrico Massimino, queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Presidente, la prima cosa che ti chiedo ovviamente è: rottura con mister Campanella…

“Beh non è una rottura ma una separazione consensuale, si è deciso di fare percorsi diversi, dopo tre stagioni insieme con numeri incredibili. È stata una fortuna, probabilmente per entrambi ma sicuramente per il Licata, che i destini si siano incrociati. Al mister posso solo dire un grande grazie per i risultati ottenuti e per la media punti importante in queste annate”.

Gli avevi proposto un nuovo ruolo, quello di direttore dell’area tecnica…

“Premetto che ad oggi non abbiamo contatti con altri tecnici. L’idea era quella di affidare la panchina ad un allenatore emergente affiancandogli l’esperienza di mister Campanella. Visto il suo no cambiamo un po’ orizzonte. Punteremo un allenatore sempre emergente ma che abbia già un po’ di esperienza”.

Sei rimasto deluso dal suo no?

“Deluso no ma ovviamente dispiace perché qui c’è un rapporto familiare. Come quando l’anno scorso è andato via Davide Testa, noi siamo davvero una famiglia. Aggiungo che stima e rispetto per Campanella sono aspetti che vanno al di là del calcio”.

Il mister a Goalsicilia.it ha detto che si augura che il Licata non rompa il giocattolo che è stato creato. Che obiettivi ha la società?

“L’idea è quella di non stravolgere ma magari di modificare qualcosa. Sicuramente la figura del nuovo allenatore è un fattore determinante perché è giusto che apporti le sue idee. Chi arriverà deve sapere che c’è un giocattolo che ha funzionato bene ma è normale che debba anche dire la sua”.

Fattore campi: qual è la situazione?

“Diamo atto all’amministrazione che proprio un paio di giorni fa ha modificato il regolamento che prevedeva l’affidamento di un impianto per un numero limitato di anni che non avrebbe permesso di fare importanti investimenti. Noi faremo una proposta ufficiale, ma già loro lo sanno, chiedendo l’affidamento dei due impianti con l’ammodernamento a spese del proprietario ma pagando un affitto”.

L’obiettivo è avere una gestione esclusiva?

“Questa città ha potenzialità importanti. Ovviamente chi investe, e si sa che nel calcio non sempre anzi quasi mai è così, può volere una condizione di miglioramento degli introiti. In questo momento la differenza nel calcio la fanno le strutture, bisogna riconoscerlo”.

Capitolo ripescaggio in Serie C…

“Noi siamo pronti a qualsiasi cosa. Ma c’è un ma. Se le regole rimangono queste, la struttura non è adeguata alla Lega Pro. Siamo lì, parliamoci chiaro. Se chiediamo un ammodernamento è perché c’è grande voglia di crescere”.

Quale sarà l’obiettivo del Licata nel prossimo campionato?

“Eguagliare il risultato di quest’anno e se possibile migliorarci. Soprattutto però l’obiettivo è crescere dal punto di vista organizzativo e strutturale. Avremo un budget pressoché simile, forse un po’ più alto, di quello della stagione appena conclusa. Investiremo una parte di questo nelle strutture, poi cercheremo di essere battaglieri come sempre. La società dà ai suoi tesserati serietà, ma pretende un carattere determinato e voglia di arrivare”.

Il nuovo allenatore potrebbe avere un nome tendente all’estero…

“Dobbiamo ancora riunirci tra soci. Ognuno apporterà le sue idee poi nel rispetto dei ruoli sceglieremo”.

Mi riferivo al rumors Tedesco…

“Ribadisco quello che ti ho detto prima, è troppo presto per fare nomi”.

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Dario Li Vigni