Licata, Elamoraoui a GS.it: ‘’Dopo successo su Terranova ci siamo appiattiti. Ora diktat è battere Riviera’’
Con un gol a pochi minuti dalla fine ha regalato sette giorni fa ai suoi tre punti pesantissimi i
Con un gol a pochi minuti dalla fine ha regalato sette giorni fa ai suoi tre punti pesantissimi in chiave salvezza. Parliamo di Sami Elamraoui, fantasista del Licata, queste le sue parole a Goalsicilia.it.
Allora Sami, partiamo da domenica. Gara con la Parmonval, minuto 82, punizione dal limite, l’arbitro fischia e…
“E…gol! Un’esplosione, bellissimo. C’era tutta la porta coperta, anche il palo del portiere. Avevo due possibilità. La prima era quella di metterla ‘alla Maradona’, ossia sopra la barriera a foglia morta. Come tutti i mancini il mio idolo è lui, il piedino ce l’ho ma purtroppo non come il suo (ride, ndr). Quindi ho pensato che la barriera avrebbe saltato, ho calciato bene ed una deviazione della barriera mi ha aiutato”.
Esultanza liberatoria sotto la curva…
“Togliendo la gara col Terranova, in quella porta abbiamo segnato una sola volta con Totò Maltese contro il Favara, quindi sembrava quasi stregata. Proprio là Pavone ha sbagliato il rigore contro l’Alcamo, insomma era un tabù da sfatare ed è andata bene. La sensazione di andare sotto la curva ad esultare è stata bellissima. Qui si respira calcio tutti i giorni, anche per strada, insomma diciamo che ti senti quasi un professionista”.
Eravate tranquilli, ma la situazione si è complicata con cinque sconfitte in sette gare. Cosa è successo?
“Dopo la vittoria col Terranova, non potrò mai dimenticarlo, siamo entrati nello spogliatoio e ci siamo detti che al 90% la salvezza era fatta. Gli obiettivi a quel punto erano altri, ma probabilmente dopo quelle parole inconsciamente ci siamo appiattiti. In queste partite che non sono andate bene avevamo sempre tante defezioni, però credo fosse proprio un problema mentale”.
In questi casi è difficile ricominciare?
“È difficile sì. Ci allenavamo bene in settimana, poi la domenica non girava nulla. Avevamo bisogno di una scossa pesante e di risentire la partita per come la sentivamo prima del Terranova”.
Contro la Parmonval il gol liberatorio, ora inizia il difficile…
“Adesso occorre continuità, si deciderà tutto in quattro giorni. Tra domani e mercoledì abbiamo due gare che valgono tutta la stagione”.
Come va con mister Cordaro?
“Alla grande, davvero bene. È un ragazzo che vuole migliorarsi e, ti faccio un esempio, se ti fa fare un esercizio e gli chiedi spiegazioni, te lo spiega benissimo. Si percepisce che vuole farti capire ciò che fa fare, non si limita a dirlo e basta. In categorie inferiori ha vinto parecchi campionati, vincere aiuta a vincere. Ha sicuramente la mentalità vincente, perché questa resta sempre a prescindere dove giochi, e ce la sta trasmettendo”.
Avevi iniziato la stagione con mister Galfano…
“Lui è il calcio. Sai cos’è, non facevo calcio da un paio d’anni e lui mi ha fatto ritornare la voglia e la passione in questo sport. Vivevamo ovviamente in una situazione critica a Marsala, ma lui ci allenava come sempre. Ci faceva vedere i video dei prossimi avversari e dei nostri errori. Queste cose poi in partita te le ritrovi. Ha il grande merito di non essersi adeguato alla situazione, ma continuava come se tutto fosse perfetto, dimostrando ancora una volta di essere un signor allenatore”.
Domenica andrete a Custonaci, che gara sarà?
“Per noi sarà la prova del 9. Del pareggio, visto che il Riviera lotta ancora per i play off, entrambe non ce ne faremmo granché. Giocheremo per il bottino pieno, altrimenti tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi non è servito a nulla”.