Licata: ‘’Ecco perché hanno pagato anche gli Under12. Comportamenti intollerabili di tifosi…’’Il comunicato

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della società Licata.

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della società Licata.

“Con il presente comunicato si vuole, fare chiarezza, circa una situazione alquanto spiacevole, di scena ieri al “Dino Liotta” prima dell’inizio della partita con la Pro Favara. Una parte degli spettatori della tribuna(e si coglie l’occasione per essere di chiarimento con tutti i tifosi, nessuno escluso) contestava il pagamento del biglietto di ingresso anche per i bambini non ancora dodicenni. Fattispecie senza precedenti, dato che, per chi inferiore ai 12 anni di età, le porte dello stadio sono sempre state aperte gratuitamente. La società Licata calcio, in giornata odierna, è stata oggetto di un controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate a mezzo Siae. In ragione di tale accertamento, eravamo chiamati a fornire, come norma impone, un titolo di ingresso per ciascun soggetto partecipante come spettatore all’evento calcistico in essere, al netto di anagrafe o status professionale. Di fatti, anche per gli organi di stampa sono state trovate metodologie di entrata differente rispetto al tradizionale accredito. Nulla è per caso ma ha una ragione. In un’ ottica di ampia verifica, questa società ha prestato limitata attenzione circa la posizione dei minori di 12 anni. Nel pre-gara, ricevute segnalazioni, la società si è immediatamente attivata con il responsabile del servizio ispettivo in corso, per ottenere un minimo di elasticità a favore dei bambini. Ottenuta, con gesto di grande sensibilità, da parte del funzionario dello Stato, la partita era già in procinto di iniziare, quindi con la quasi totalità degli spettatori già sugli spalti. Premesso ciò, si vuole sottolineare come, sia intenzione del Licata calcio, intraprendere ogni qualsivoglia forma di partecipazione diretta dei bambini con relative famiglie, non solo alle partite della domenica ma anche ad altri eventi che, sono in agenda e che, nei mesi si andranno a realizzare. I bambini rappresentano un vanto, noi teniamo ad averli allo stadio sempre più numerosi. La loro presenza non ha prezzo, noi siamo consapevoli di questo, siamo i primi a dirlo. Oggi è stato un caso unico e irripetibile. Detto ciò si vuole, mettere in luce alcuni irriguardosi comportamenti: uno spettatore può contestare quanto vuole, la squadra, il tecnico, lo staff e anche presidente e società, in quanto fruitore di uno spettacolo se questo non risulta essere di gradimento, ha titolo per esprimere disappunto ma non ha titolo per offendere anche sul personale. Proteste civili e sportive si, personali mai. La nostra compagine sociale, prima dell’inizio della gara, in seguito a questo malinteso, dei biglietti fatti pagare ai bambini che ci auguriamo di aver chiarito con la presente, è stata apostrofata con epiteti ingiuriosi e lesivi dell’onorabilità personale, non da dirigente. Si preme evidenziare che non tolleriamo simili comportamenti, oltre a non meritarli. Si ricorda che queste persone offese, ogni giorno si affannano per dare a Licata la squadra di calcio, si rammenta inoltre che queste persone hanno riportato in vita il Licata, e quest’anno costruito una squadra che tutti ci invidiano, con un progetto ambizioso sportivo e non solo. Pretendiamo rispetto in primis come persone. E rispetto portiamo e porteremo alla splendida gente di una città che merita il calcio che conta, con tutto il rispetto per la categoria. Stiamo dimostrando con i fatti, non a parole, cosa vogliamo fare e stiamo investendo molto anche nel rapporto con i tifosi, consegnando a sportivi ed appassionati, la possibilità di seguire, ad esempio, la squadra ovunque attraverso dirette audio/video, e forme di comunicazione di livello. Siamo sicuri che le offese odierne siano un caso isolato e frutto di uno sfogo a caldo da parte di qualche prevenuto ed esagitato ospite della tribuna per mancanza di conoscenza reale dei fatti. I bambini allo stadio entreranno, gratis e sempre più numerosi. Non vogliamo certo lucrare sui bambini, noi vogliamo solo rispettare le regole e fare, come si sta facendo, un grande Licata. Ma vogliamo in primis, essere rispettati. Forza Licata, sempre. Un abbraccio ai nostri tifosi, nelle migliori famiglie accadono queste cose. E noi siamo, tutti insieme, una grande famiglia!