La stagione è iniziata con l’eliminazione in Coppa che ha fatto storcere il naso a qualcuno, poi in campionato ha condotto il suo Licata a tre vittorie convincenti su tre. Abbiamo fatto il punto della situazione con Giovanni Campanella, tecnico gialloblù, queste le sue parole a Goalsicilia.it.
Mister, partiamo dagli 8 gol rifilati al Partinicaudace…
“È andato tutto alla grande ma dobbiamo tenere presente che loro non avevano allenatore e c’era stato qualche problema durante la settimana. Era una squadra giovane che onestamente si è smarrita, non c’è molto altro da aggiungere”.
Ti ha fatto arrabbiare però prendere gol…
“Sì, mi ha fatto incavolare tantissimo. Non tanto per il gol in sé ma per il rigore assegnato loro che non c’era assolutamente. E sentire l’arbitro dire ‘Vabbè tanto state vincendo 6-0’ non va bene. Se il rigore c’è si dà, se non c’è no, a prescindere dal punteggio di quel momento”.
Inizio del campionato ottimo, si può dire che hai zittito qualcuno che aveva storto il naso sapendo della tua riconferma?
“Non che ho zittito qualcuno (ride, ndr), diciamo che qualcuno che storce il naso c’è sempre. Io credo che un allenatore possa essere messo in discussione quando si perdono le partite, noi siamo ancora imbattuti perché siamo stati eliminati dalla Coppa con due pari. Sono rimasto malissimo per l’eliminazione, onore al Canicattì che ha passato il turno, ma abbiamo concesso loro due gol su due errori nostri”.
Come modulo e formazione hai trovato la quadratura del cerchio…
“Più che altro ci siamo ritrovati nel modulo che utilizzavamo l’anno scorso, con Convitto che gioca dietro la punta e due esterni come Rizzo e Testa. A prescindere dai risultati positivi, onestamente stiamo giocando bene”.
Testa alla Mandzukic ci sta alla grande…
“Lui può giocare in qualsiasi ruolo e l’anno scorso ha già fatto questo al Marsala perché il centrale lo faceva Manfrè. Diciamo che chi credeva non potesse fare questo ruolo si è calmato un po’ (ride, ndr)”.
Stai ritrovando un grande Convitto…
“Mi sta dando tanto, è un ragazzo molto intelligente ed è forte forte forte veramente. Mi devi credere, lo ribadisco, è davvero forte. C’è gente in Serie C che è meno forte di lui”.
Un’altra certezza che hai ritrovato è Chiavaro…
“Conosco Alfio sin da piccolo, siamo vicini di casa e per me non è una sorpresa. È uno che va a 2000 anche agli allenamenti, un ragazzo che ci tiene sempre a fare bella figura ed è importantissimo anche fuori dal campo”.
Domenica derby con il Canicattì, che differenze ci saranno rispetto alla gara di Coppa di un mese fa?
“Beh penso si siano invertiti i ruoli. Loro adesso hanno solo un risultato a disposizione, noi ne abbiamo due”.
Giocare al ‘Bordonaro’ in terra vi può penalizzare?
“Noi sicuramente siamo una squadra tecnicamente buona, ma conta fino ad un certo punto. Chi sa giocare a calcio lo sa fare sia in terra battuta che su qualsiasi superficie. Certo, magari ci possono essere difficoltà ma all’inizio, poi ti abitui e devi andare avanti. Non sono come molti colleghi che si lamentano di essere penalizzati, ribadisco se una squadra è forte lo è sulla terra battuta, sul sintetico e sull’erba naturale. Faccio un esempio per assurdo, Maradona palleggiava con un’arancia, lui è un alieno ma chi è bravo deve fare bene a prescindere”.
Degli Under chi ti sta sorprendendo di più?
“Se ti devo fare un solo nome ti dico il 2001 Enea. Gioca con tre difensori d’esperienza e si è integrato alla grande nel gruppo, sta visibilmente migliorando di settimana in settimana”.