Lesione gravissima: stop ufficiale della stella della Serie A | Altra stagione a rischio
Ennesimo brutto infortunio in questo primo scorcio di stagione.
Negli ultimi anni, gli infortuni muscolari gravi sono diventati un tema ricorrente in Serie A, colpendo un numero crescente di calciatori. Questi infortuni, spesso legati ai muscoli della coscia, del polpaccio e del tendine d’Achille, rappresentano una preoccupazione per squadre e staff medico. Tra i più comuni, troviamo stiramenti e strappi muscolari che possono tenere fuori un giocatore per settimane o addirittura mesi. L’aumento di questi casi ha sollevato interrogativi su vari fattori come i calendari fitti, i carichi di lavoro e l’efficacia delle preparazioni atletiche.
Uno degli episodi più rilevanti delle ultime stagioni è stato quello di Leonardo Spinazzola, terzino della Roma e della nazionale italiana, che ha subito la rottura del tendine d’Achille durante gli Europei 2021. Questo tipo di infortunio è particolarmente complesso e richiede tempi di recupero molto lunghi, spesso superiori ai sei mesi. Altri casi simili riguardano giocatori come Zlatan Ibrahimović e Stefano Sensi, entrambi protagonisti di assenze prolungate a causa di problemi muscolari.
Tra le cause principali degli infortuni muscolari in Serie A, un fattore chiave è l’aumento del numero di partite stagionali. Le competizioni europee, nazionali e internazionali impongono calendari sempre più densi, con meno tempo per il recupero tra una partita e l’altra. Questo sovraccarico porta a uno stress fisico eccessivo sui muscoli dei calciatori, aumentando il rischio di lesioni gravi. Inoltre, cambiamenti climatici, superfici di gioco e stili di allenamento possono contribuire a esacerbare questo problema.
Infine, l’attenzione degli staff tecnici si è concentrata sempre più sulla prevenzione, con tecnologie avanzate come l’analisi dei dati e delle performance che aiutano a monitorare lo stato fisico degli atleti. Tuttavia, nonostante i progressi nel campo medico e tecnologico, gli infortuni muscolari continuano a essere una costante in Serie A, mettendo a dura prova la gestione delle squadre e influenzando l’andamento delle stagioni.
Cosa è successo…
È appena iniziata Lecce-Fiorentina, ultimo turno del campionato di Serie A. Il calciatore viola Albert Gudmundsson poggiando la gamba sente tirare e si ferma.
Lascia il campo dopo appena 9 minuti di gioco, per la cronaca la sua squadra vincerà la gara 6-0. La diagnosi stabilisce una lesione di primo/secondo grado della giunzione mio-tendinea del bicipite femorale della coscia destra.
Stop e tempi di recupero
Gudmundsson, dopo l’ottimo grande campionato al Genoa, aveva iniziato abbastanza bene la nuova avventura alla Fiorentina. Adesso sarà costretto a fermarsi saltando probabilmente sei partite.
Sarà probabilmente possibile rivedere in campo l’islandese nell’ultima settimana di novembre, dopo la sosta per le nazionali, sul campo del Como.