Leonzio, presentati Grieco e Bonanno: “Uniti possiamo fare grandi cose”-CONFERENZA
Giorno di presentazioni in casa Sicula Leonzio, in conferenza oltre al patron
Giorno di presentazioni in casa Sicula Leonzio, in conferenza oltre al patron Leonardi ed al ds Mignemi anche il nuovo dg Giuseppe Bonanno ed il mister Vito Grieco. Queste le principali tematiche trattate.
Parla Leonardi:
L’ALLENATORE: “Scelta ponderata e fatta in virtù prima dell’uomo e poi del professionista. Mi auguro che insieme potremo fare un percorso importante, cercando di fare un campionato il più tranquillo possibile”.
ANNO IMPORTANTE: “Festeggiamo i 110 anni del club e quindi bisognerà pensare anche a questo. Nei prossimi giorni presenteremo le maglie e ne abbiamo scelto una particolare, non anticipo nulla ma sarà diversa”.
ORGOGLIO: “In questo momento la Leonzio è la terza forza della Sicilia, lo dico con orgoglio ma anche con un po’ di dispiacere. Vedere club come Palermo e Siracusa sparire dai radar del professionismo non è bello. D’altro conto voglio direi ai tifosi che non è semplice fare ogni anno calcio e a certi livelli. Siamo stati la prima società ad iscriversi, pochi club possono avere questa tranquillità. Bisogna capire che non c’è nulla di scontato e neanche di dovuto”.
TIFOSI: “Mi auguro, a prescindere dai risultati che spero siano più tranquilli, che quest’anno passi anche altro. Cercheremo di costruire una squadra prendendo uomini che sposano il progetto e non solo calciatori”.
CRISI SOCIETARIE: “Tante società hanno problemi economici, si sta prendendo una direzione sbagliata e il calcio è diventato per le proprietà un bagno di sangue. Si era proposto per la C un semi-professionismo che però non si è ancora fatto. Ad oggi le società spendono il doppio perché la tassazione è altissima. Non ci sono utili, viviamo di sponsor anche perché le plusvalenze in queste categorie sono quasi inesistenti”.
OBIETTIVO: “La salvezza non passa solo dai risultati, ma anche dai numeri finanziari. Non voglio il tifoso allo stadio per pagare gli stipendi dei calciatori, ma per avere quel famoso 12esimo uomo in più che diventerebbe un valore aggiunto. Sia chiaro, io non vivo dell’incasso dello stadio, ma è il premio ad un presidente che ha investito e continua ad investire”.
Parla Bonanno.
SOCIETÀ: “Fin qui la Leonzio è stata la Juventus di questi campionati, bisogna radicarsi nei campionati professionistici. Ringrazio la proprietà per avermi scelto, vogliamo fare un passettino avanti. Dovremo essere una macchina che va avanti con unità, con le doti umane che devono prevalere su quelle tecniche”.
CONVINTO: “Qui c’è una realtà forte, sia a livello di proprietà che di dirigenza. Sono in mezzo a due teste focose come Mignemi e Leonardi, ma non è la prima volta che mi succede”.
Parla Mignemi.
VAZQUEZ, SCARDINA, LELE CATANIA: “Smentisco queste voci, almeno per adesso. Sono dei calciatori che hanno fatto campionati importanti, ma come questi ce ne possono essere un milione”.
MERCATO: “Sapete che lavoriamo sempre sottotraccia ma non ci siamo mai fermati. Quando sarà il momento daremo le notizie dovute. Vogliamo creare quel senso di appartenenza che sopperisca al gap con le big di questo campionato”.
OBIETTIVO: “Partiamo con la salvezza nel mirino ma senza porci limiti. Una volta ottenuta guarderemo all’obiettivo successivo e poi ancora più in alto. Bisogna andare per gradi”.
Parla mister Grieco.
PRESENTAZIONE: “Sono abituato più a fare che a dire. Sono lusingato di essere qua, avevo altre richieste ma ci siamo scelti a vicenda”.
LAVORO: “Vogliamo scegliere gente senza puzza sotto il naso, ma con voglia di correre e sudare la maglia. La squadra verrà costruita in corso d’’opera, in ritiro sarà completa al 60/70%”.
GRUPPO: “Deve essere il punto di forza, da calciatore mi rendevo conto quanto fosse fondamentale, ancora di più da allenatore. Non mi interessa il nome del calciatore dietro la maglia, ma è il campo che decide. L’anno scorso lasciavo fuori qualche nome e facevo giocare i giovani che meritavano”.
SQUADRA: “Abbiamo pochi giocatori sotto contratto ed è una fortuna. Dovremo prendere una quindicina di calciatori e li abbiamo individuati, ma attualmente ci sono costi esagerati. Le idee sono chiare”.
GIOVANI: “Per me non cambia nulla se un calciatore ha 16 o 42 anni. Non mi faccio affascinare dal cognome, è sempre il campo che parla. Anche se un calciatore è sconosciuto ma lavora bene giocherà, insomma va in campo chi merita”.
MODULO: “Parto con la difesa a 4, ma non è un diktat. Posso giocare a 3 o a 5, lavoreremo su tutto. Avremo sicuramente dei calciatori duttili. Tutti devono sapere che possono andare in campo, è ovvio che magari 8/11 li scelgo il martedì, ma tutti dovranno lavorare al massimo per conquistarsi il posto”.