Leonzio, Leonardi: ‘’Stanco di questo calcio. Mio sfogo per troppo silenzio, tornare al Nobile…’’

Intervenuto questa mattina in conferenza stampa Giuseppe Leonardi, patron della Sicula Leonzio, ha fatto il punto della situazione. Questi i principali argomenti trattati.

ESBORSI: “Con tutti i soldi che abbiamo speso per sala e tribuna stampa, telecamere e quelli che stiamo spendendo per l’impianto di illuminazione avremmo potuto fare un campionato a vincere. Facendo due conti, dirottando sul mercato questi investimenti, avremmo avuto una squadra da vertice”.

DANNI: “Abbiamo avuto un danno d’immagine, giocando sempre fuori casa, enorme. Mi sento solo in questa lotta, c’è silenzio mediatico e anche in città c’è troppo silenzio. Non capisco perché ci fanno giocare a porte chiuse, ad oggi non so se col Trapani sarà ancora così”.

ALTRE SITUAZION: “Ci fanno giocare a porte chiuse ma non capisco il perché, non me lo hanno spiegato. Ci hanno detto solo ordine pubblico ma non so di cosa. Qualcuno dice per i rapporti tra le tifoserie ospite e i catanesi, ma basterebbe vietare le trasferte come già fanno. Non voglio creare dissapori con Questura e Prefettura, ma siamo l’unica società d’Italia a giocare in un altro stadio a porte chiuse. Dobbiamo garantire 68 steward per meno di 300 tifosi, è assurdo”.

VOGLIA: “Mi sta passando la voglia di stare in questo mondo. La Leonzio sta diventando un peso, ogni giorno c’è un problema quando il calcio dovrebbe essere un momento di svago. A 28 anni ho creato dal nulla questa società e siamo arrivati in C, ma sono stufo di avere sempre problemi”.

SCADENZE: “A breve pagheremo novembre/dicembre e siamo in regola perché deve essere fatto entro febbraio. Poi gennaio/febbraio dovevano essere pagati entro aprile, la Lega si è svegliata e ha deciso di anticipare a marzo. La Serie C ha gli stessi obblighi della Serie A ed è una cosa pazzesca. Non capisco tra l’altro perché i miei colleghi presidenti stanno in silenzio, magari sono pazzo io”.

GIRONE B: “Se il Vicenza come pare sarà radiato, diventa tutto falsato. Non ci saranno retrocessioni, dunque tutte le società potranno permettersi di pagare in ritardo tanto chi se ne frega delle penalizzazioni. Inoltre potranno permettersi di fare giocare i 2000 e i 2001 tanto la salvezza è già conquistata, ergo prenderanno più contributi dalla Lega a scapito del girone A e del nostro”.

CUTRUFO: “Ha ragione a dire di voler lasciare il calcio. Tutte noi società di C abbiamo gli stessi obblighi della A ma con introiti pari a zero, dunque siamo costretti a spendere tutto di tasca nostra. Noi prenderemo circa 250.000 tra minutaggio e legge Melandri, ma sono nulla. Io preferirei non prenderli e avere lo stesso trattamento fiscale della D”.

TRAPANI: “Se avessimo giocato al Nobile sarebbe stata una gara alla pari, ma giocare al Massimino dà loro un vantaggio e non ne hanno bisogno visto che sono già forti”.  

TORNARE A LENTINI: “Stiamo correndo, cercando di terminare i lavori il prima possibile per tornare nel nostro stadio. Non posso programmare nulla, purtroppo siamo costretti a vivere alla giornata”.

ENTUSIASMO AMBIENTE: “Purtroppo non giocando qui abbiamo perso tutto quello che avevamo costruito in cinque anni. Giusto per fare un esempio: l’anno scorso abbiamo venduto oltre mille maglie ufficiali, quest’anno una trentina”.

MERCATO: “Il vero colpo è tornare al Nobile, ma viviamo alla giornata e non so dire quando. Lescano al 99% è fatta. In uscita ci sarà qualche giovane che ha trovato poco spazio. In entrata un paio di giocatori più magari un giovane”.  

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Dario Li Vigni