Giuseppe Leonardi, presidente della Sicula Leonzio, è intervenuto in conferenza stampa all’antivigilia del derby con il Catania ma soprattutto per presentare il nuovo “Angelino Nobile”. Queste le principali tematiche trattate.
PREMESSA: “Finalmente torniamo nell’impianto dove da cinque anni facciamo grandi sacrifici ed affrontare il Catania è il giusto premio per il lavoro svolto”.
ORGOGLIO: “Poche società in soli cinque mesi avrebbero fatto un investimento così importante per avere l’illuminazione allo stadio. Il ‘Nobile’ è un fiore all’occhiello non per la Leonzio o per Leonardi, ma per tutta la Sicilia. La nostra terra fa capire che c’è, sia a livello di imprenditoria che di voglia di fare calcio”.
BUDGET: “A gennaio abbiamo rinforzato la squadra con oculatezza, senza fare follie. Certo, come accennavo qualche mese fa, se le risorse utilizzate per il ‘Nobile’ fossero state investite sul mercato chissà se la Leonzio non era lì a lottare con le prime tre della classe. Nel calcio però il budget non fa sempre la differenza, vedi il Rende neopromosso come noi che sta facendo un gran campionato. In ogni caso mi auguro che col tempo i nostri sforzi verranno ripagati”.
EVENTO DI DOMENICA: “Al di là del risultato, dei punti in palio e del valore di un avversario che sicuramente è superiore a noi, la gara di domenica è proprio un evento per tutta Lentini, perché va a coincidere con la riapertura del ‘Nobile’. Diciamo che è come se fosse, tra virgolette, un’amichevole di lusso con i punti in palio”.
CRITICHE: “Qualcuno mi ha criticato per la concomitanza del derby con il ritorno nel nostro stadio, insinuando che volessimo fare un torto al Catania non giocando proprio questa gara al ‘Massimino’. È una corbelleria, anche perché oggi vi posso dire chiaramente che se avessimo giocato al Cibali i tifosi del Catania non sarebbero potuti entrare, come mi aveva già comunicato la Lega. Rientrare nel nostro stadio è una fortuna, perché qui sì che possiamo accogliere i supporters etnei anche se purtroppo con alcune restrizioni che non sono dipese da noi”.
SENSAZIONI: “Ho una doppia emozione. Io sono catanese, ospitare il Catania ‘a casa mia’ è bello, oltre all’emozione della riapertura del nostro stadio. Mi auguro sia una festa di sport, le tifoserie sono amiche”.
CIFRE: “L’investimento è di circa 600.000 euro, abbiamo un accordo col Comune per la gestione 20ennale, ma non credo sarà mai ammortizzato. Va bene così, perché per me era importante rientrare nel nostro stadio”.
SOLD OUT: “Credo che domenica ci sarà il pienone. La nostra curva già da ieri è esaurita. Restano un cinque/sei posti in Tribuna Élite, un centinaio in tribuna e 300 nel settore ospiti ma mi dicono che a Catania ci sono le file in biglietteria. Ripeto, sarà un bello spettacolo di sport”.
MANTO: “Le foto che sono girate nei giorni scorsi con il manto del ‘Nobile’ spelacchiato mi hanno fatto incazzare. Sia perché sono state fatte alle spalle, ma anche perché è stato preso uno spicchio dell’impianto dove era piazzata la gru per installare le torri. L’ho detto e lo ripeto, il nostro manto non è superiore ma neanche inferiore a quello del Massimino. In Serie C ci sono campi allucinanti, il nostro è un buon campo”.
OBIETTIVO: “Il primo è quello di gestire con oculatezza il bilancio e lo stiamo facendo, siamo una società sana. Sul campo vogliamo la salvezza il prima possibile. Play off? L’appetito vien mangiando, anche se in questa categoria la distanza tra spareggi promozione e lotta per non retrocedere può essere di tre o quattro punti. Si deciderà tutto nelle ultime tre giornate”.