Leonzio, Arcidiacono: “Deluso da fischi catanesi. Pugnalate alle spalle, chiamatemi uomo di me*da ma…”
Pietro Arcidiacono, punta della Sicula Leonzio, così come ripo
Pietro Arcidiacono, punta della Sicula Leonzio, così come riporta “La Sicilia” ha dichiarato: “Mi rivolgo a coloro che un tempo mi ritenevano un amico e un fratello e oggi mi pugnalano alle spalle nascondendosi dietro ad una tastiera. Sono deluso dai cori ricevuti dal settore dei tifosi del Catania durante il derby di domenica. Ad oggi il mio sogno non si è avverato, ma ho sempre sperato di indossare la maglia rossazzurra, perché l’amore per la mia città è il mio punto debole. Il Catania è la mia vita, ma questo è il mio lavoro e sono pagato per questo. Da uomo ho responsabilità verso una squadra, la Sicula Leonzio, che crede in me e non voglio deludere. Chiamatemi figlio di pu**ana, uomo di mer*da, significa solo che amici non lo siete stati mai. Mi reputo un catanese Doc, forse non ho bisogno di indossare la maglia rossazzurra perché è già nel mio cuore”.