Lega Pro, Ghirelli: “Riforme? Se ne parla da sessant’anni, ma ora siamo al dunque. Chiederò a cosa serve…”

Intervenuto al Corso di Alta Formazione in Management delle Società Calcistiche organizzato dalla LUM – Giuseppe Degennaro con la collaborazione dell’Associazione Direttori e Collaboratori Sportivi (ADICOSP) e con il patrocinio della Lega Serie B, della Lega Pro, dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC) e dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, commenta così la riforma dei campionati:

“Se ne parla da sessant’anni ma ora siamo al dunque. La forza e la convinzione del Presidente Gravina mi fanno pensare che la affronteremo con decisione. L’approccio delle componenti che si dovranno confrontare deve farle uscire dal recinto delle proprie specificità per favorire un quadro generale. Difendere i propri interessi non deve far venir meno il carattere di una riforma che deve essere di sistema. Qui c’è da guardare al futuro e non possiamo tergiversare, perché rischiamo di non trovarlo questo futuro se perdiamo questa occasione. Gli obiettivi? Accrescere la competitività del nostro calcio, verso l’ambito internazionale ma anche nella qualità del prodotto italiano, attraverso un quadro di sostenibilità. Ciò significa puntare sui giovani e sul lavoro sui nostri territori”.

“Al tavolo di confronto farò una domanda ai miei interlocutori: la Serie C, serve? A cosa serve? Io penso di sì, in termini di crescita del sistema, come accademia dei talenti del nostro calcio. Vanno definite le mission dei vari campionati, gli strumenti per arrivare all’equilibrio gestionale, un sistema di regole a presiedere i rapporti. Servono poi risorse e infrastrutture al servizio dei giovani. Servono anche ‘maestri’ per formare questi giovani. Ecco perché la formazione deve essere uno dei pilastri. E se è questo il compito della Lega Pro, allora vanno dislocate risorse funzionali in ogni ambito.  Dico questo da Presidente di una Lega che, qualche anno fa, ha portato avanti una ristrutturazione interna con una riduzione di un terzo. A cosa è servito? A nulla, lo dicono i fatti. Perché è stata solitaria e non di sistema”

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Redazione