Lega Pro, Ghirelli: “Club in difficoltà, servono sacrifici. Fideiussioni e cassa integrazione…”

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Ai microfoni di “tuttoc.com”, il presidente della Lega Pro,

Ai microfoni di “tuttoc.com”, il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli commenta la riunione in conference call con i 60 club di serie C:

“Abbiamo ascoltato i racconti di Fogliazza, Bonacini, Pasini, di tutti quelli che vivono nelle zone in cui questo maledetto virus ha colpito più duramente. È stato toccante, è stato emozionante sentire il dramma dei club che stanno dove domina il suono delle sirene, delle campane a morto. Veramente terribile”.

ASSOCALCIATORI E CASSA INTEGRAZIONE “Ci abbiamo parlato, abbiamo discusso. Però purtroppo le società sono talmente in difficoltà che bisogna fare un sacrificio maggiore, bisogna che lo facciamo un po’ tutti. Vediamo se arriverà la possibilità di sfruttare degli ammortizzatori sociali. Se serve un accordo per la cassa integrazione? No, se viene data questa possibilità si può procedere a prescindere dall’AIC. C’è una difficoltà profonda, è il caso di capirlo. E poi, certo, c’è anche voglia di riscatto, di entrare in campo, di avere una capacità di reazione”.

FIDEIUSSIONI “Ancora una volta, partiamo da un fatto: le regole devono essere rispettate. Dobbiamo impedire che i banditi rientrino. Però non possiamo tenere bloccati 36 milioni di euro in una situazione di questo genere. Queste sono le cifre di cui si parla, se guardiamo alle fideiussioni di Serie B e C. Forse anche a 45 milioni con le integrative. In un periodo in cui siamo scassati, in cui le garanzie che le banche chiederanno saranno aumentate, non possiamo lasciare questi fondi bloccati. Dobbiamo fare un’azione di controlli e regole che alzino la barriera sulla base dell’esperienza compiuta, soprattutto in questa stagione. Però dobbiamo liberare questi soldi. E costruire soluzioni alternative: per esempio costituendo un fondo di garanzia che vada a coprire i rischi che potremmo avere, facendo una media delle cifre che normalmente servivano. Abbiamo deciso di farlo, così le garanzie ci sono. E poi alzeremo i controlli. Per esempio, si può prevedere che se non paghi non hai contributi. Bisogna mettere insieme un apparato che faccia una doppia operazione: mantenga il livello di sicurezza e liberi da pesi finanziari che se bloccati rischierebbero di ammazzare le società”.