Cristiana Capotondi, vicepresidente della Lega Pro, così come riporta “Il Corriere dello Sport” ha dichiarato: “Vogliamo abbassare l’età media delle rose e formare meglio i calciatori. Molti di loro, quando avranno smesso di giocare, non avranno la possibilità di mantenersi con i guadagni sportivi. Ci sono pochi laureati, ma purtroppo in tanti non arrivano neanche al diploma, dunque bisogna rapportarsi meglio con il mondo della scuola. Pensiamo che un calciatore istruito sia un valore aggiunto per il proprio club. Inoltre stiamo pensando di introdurre anche un apprendistato nella fascia 16/21 anni in modo tale che ci si può concentrare anche su una eventuale futura attività lavorativa”.