L’arbitro fischia, il pubblico impazzisce ed entra in campo: scontri violenti: “Ci sono 100 morti”
Dramma durante la partita di calcio, centinaia di morti, innumerevoli feriti e ospedali stracolmi a causa degli scontri.
Gli scontri tra tifosi durante le partite di calcio hanno spesso portato a episodi drammatici, con perdite di vite umane che hanno segnato la storia di questo sport. Uno dei casi più tragici è stato il disastro dell’Heysel, avvenuto il 29 maggio 1985 durante la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Gli scontri tra i tifosi inglesi e italiani, aggravati dalla scarsa sicurezza dello stadio di Bruxelles, causarono il crollo di una tribuna e la morte di 39 persone, per lo più tifosi italiani. Questo evento portò a una revisione delle norme di sicurezza negli stadi e all’esclusione temporanea delle squadre inglesi dalle competizioni europee.
Un altro episodio significativo è avvenuto in Egitto, il 1° febbraio 2012, durante una partita tra Al-Masry e Al-Ahly a Port Said. Gli scontri tra tifosi locali degenerarono in violenze incontrollate che portarono alla morte di 74 persone e al ferimento di oltre 500. La tragedia fu attribuita a carenze di sicurezza e alla rivalità politica tra le tifoserie. L’evento suscitò indignazione in tutto il mondo e portò alla sospensione del campionato egiziano per due anni.
Anche in Sudamerica si sono registrati episodi drammatici. Nel 1964, durante una partita tra Perù e Argentina allo stadio nazionale di Lima, scoppiarono disordini dopo una controversa decisione arbitrale. La ressa causò la morte di 328 persone, principalmente a causa della calca e dei gas lacrimogeni usati dalla polizia per disperdere la folla, rendendo questa tragedia una delle peggiori nella storia del calcio.
Questi eventi sottolineano l’importanza della gestione della sicurezza negli stadi e della prevenzione della violenza. Le autorità sportive e civili continuano a lavorare per migliorare le misure di controllo, ma la cultura del rispetto tra tifosi rimane un elemento essenziale per evitare futuri disastri.
“Obitorio pieno, altri corpi nei corridoi”
Siamo a N’Zerekoré, seconda città più grande della Guinea che confina con Liberia e Costa d’Avorio, si sta giocando una partita per celebrare il leader guineano Doumbouya che ha preso il potere tre anni fa con un colpo di stato, dunque non si esclude la matrice politica degli scontri.
Durante la gara, a causa di una decisione contestata del direttore di gara, le parti hanno invaso il campo e sono iniziati gli scontri violentissimi. L’agenzia di stampa francese “Afp” ha riportato le parole di un medico locale: “Gli obitori sono pieni, ci sono corpi a perdita d’occhio nei corridoi“.
Oltre 100 morti e tantissimi feriti
Secondo alcuni media locali la conta dei morti a causa degli scontri avrebbe già superato i 100 e non si riescono a quantificare i feriti. Gli ospedali della zona sono pieni, gli obitori totalmente occupati e i corpi sono stati predisposti in fila nei corridoi, scene davvero drammatiche.
Un testimone ha spiegato che la partita stava scorrendo regolarmente, quando una decisione contestata dell’arbitro ha portato gli animi a surriscaldarsi, in campo e fuori. La folla ha invaso il campo e sono iniziato gli scontri, le forze dell’ordine hanno potuto fare ben poco.