“La sentenza c’è stata”: il capo ufficio indagini ammette tutto | Scandalo senza precedenti in Serie A

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Tribunale (Youtube) www.goalsicilia.it

Rivelazioni su un momento nerissimo per il calcio italiane, le parole lasciano di stucco tifosi e addetti ai lavori.

Gli scandali nella Serie A italiana hanno spesso scosso il mondo del calcio, mettendo in luce lati oscuri di uno sport che appassiona milioni di tifosi. Tra i casi più emblematici, il “Totonero” del 1980, che coinvolse giocatori e dirigenti di diverse squadre. L’indagine rivelò un vasto sistema di scommesse clandestine in cui i calciatori influenzavano i risultati delle partite. Le conseguenze furono gravi: squadre come il Milan e la Lazio retrocesse d’ufficio in Serie B, e celebri giocatori come Paolo Rossi furono squalificati. Rossi, in particolare, pagò caro lo scandalo, ma riuscì a riscattarsi vincendo il Mondiale del 1982.

Negli anni successivi, le scommesse illegali continuarono a tormentare il calcio italiano. Nel 2011 esplose il caso “Calcioscommesse“, che coinvolse numerosi calciatori e società di Serie A, B e Lega Pro. Tra i nomi di spicco ci fu quello di Giuseppe Signori, ex bomber della Lazio, accusato di aver fatto parte di un sistema di manipolazione dei risultati per scopi economici. Le indagini portarono a squalifiche pesanti e penalizzazioni in classifica per alcune squadre, alimentando il dibattito sull’integrità del calcio professionistico.

Anche negli anni più recenti, il problema delle scommesse ha continuato a emergere. Nel 2023 sono stati scoperti nuovi episodi di giocatori coinvolti in piattaforme di betting illegali, spesso operanti all’estero, con accuse che hanno riguardato anche giovani promesse del calcio italiano. Questi scandali sottolineano come il fenomeno resti una piaga difficile da debellare, nonostante i controlli più severi.

La Serie A, simbolo dello sport italiano, soffre ancora per queste ombre, che minano la credibilità del sistema. Serve un impegno più incisivo da parte delle istituzioni, delle società e dei calciatori per tutelare l’etica sportiva e restituire trasparenza a un campionato amato in tutto il mondo.

Pagina nera: Calciopoli

Calciopoli è stato uno degli scandali più gravi nella storia del calcio italiano, scoppiato nel 2006. Le indagini rivelarono un sistema di favoritismi e pressioni su arbitri e designatori, orchestrato da dirigenti di club di Serie A per influenzare i risultati delle partite. Juventus, Milan, Fiorentina, Lazio e altre società furono coinvolte, ma la Juventus fu la più colpita, retrocessa in Serie B e privata di due scudetti.

Lo scandalo scosse profondamente il calcio italiano, mettendo in discussione la sua integrità. Molti dirigenti e arbitri furono sanzionati, mentre le conseguenze a lungo termine cambiarono le dinamiche del campionato, con nuove regole e controlli più severi.

Luciano Moggi al tribunale per Calciopoli

Tanti errori nell’inchiesta Calciopoli

L’inchiesta su Calciopoli, che ha portato alla retrocessione in B della Juventus con revoca di alcuni Scudetti, e a penalizzazioni per altre squadre, poteva essere più vasta o, quantomeno, diversa. Francesco Saverio Borrelli, capo ufficio indagini della FIGC, ha rivelato di avere potuto lavorare solo su alcune intercettazioni telefoniche e non su tutte quelle in possesso della Procura.

Viene a galla un problema di conflitto tra il procedimento sportivo e quello ordinario, con il Tribunale penale che ha dei tempi e quello sportivo che deve lavorare su tempi più brevi. Di fatto Borrelli ha spiegato che il processo sportivo è stato incompleto.