La scuderia non ce la fa, decide il tribunale: fallimento entro il 2024 | Addio alla Moto Gp per sempre

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Pecco Bagnaia (LaPresse) www.goalsicilia.it

Nella stagione 2025 della Moto Gp potrebbe non esserci ai nastri di partenza una scuderia protagonista delle ultime stagioni.

Negli ultimi anni, diverse case automobilistiche e motociclistiche hanno affrontato il fallimento o la grave crisi economica, segnando la fine di marchi storici e l’uscita di alcuni dei nomi più prestigiosi dal mercato. Uno degli esempi più noti è DeLorean, celebre per la sua auto sportiva, la DMC-12, resa famosa dal film “Ritorno al futuro”. Nonostante l’innovazione tecnologica e il design futuristico, la DeLorean falì nel 1982 a causa di una combinazione di cattiva gestione, scarse vendite e problemi finanziari. Anche la ScooterWorks, una casa motociclistica americana specializzata in scooter, chiuse i battenti negli anni 90, incapace di sostenere la concorrenza e di adattarsi ai cambiamenti del mercato.

Nel settore delle auto, il caso di Saab è emblematico. La storica casa automobilistica svedese, che aveva una solida base di fan, entrò in crisi negli anni 2000 a causa di difficoltà finanziarie e del calo delle vendite. Nonostante tentativi di rilancio, Saab dichiarò bancarotta nel 2011, dopo anni di incertezze e tentativi di salvataggio. Un altro caso simile è quello di Hummer, il marchio di SUV leggendari che, dopo aver conosciuto il suo periodo di massimo splendore all’inizio del XXI secolo, vide la sua fine a causa della crisi finanziaria del 2008. Le sue vendite crollarono, portando al suo abbandono da parte di General Motors.

Anche nel mondo delle motociclette, marchi storici hanno avuto la stessa sorte. Bimota, un’azienda italiana nota per le sue moto ad alte prestazioni, ha dovuto affrontare il fallimento a causa della combinazione di difficoltà economiche e una gestione inefficace. Nonostante il suo status di nicchia e il fascino tra gli appassionati, l’azienda ha subito numerose crisi, culminando in un fallimento nel 2004, per poi tentare un rientro sul mercato. Anche MZ, storica casa tedesca, ha affrontato difficoltà che l’hanno costretta al fallimento. Nonostante successi nelle competizioni, la MZ non riuscì a rimanere competitiva sul mercato internazionale e chiuse i battenti nel 2008.

Questi fallimenti, seppur diversi nelle cause, mostrano come l’incapacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato, una gestione inefficace e crisi economiche globali abbiano avuto un impatto devastante su marchi una volta considerati leggendari nel mondo delle auto e delle moto.

Addio KTM?

La KTM è una casa motociclistica austriaca, fondata nel 1953, famosa per le sue moto da competizione e da off-road. È riconosciuta per la produzione di modelli che spaziano dalle moto da enduro e motocross fino alle moto stradali. La sua forte presenza nelle competizioni, in particolare nel MotoGP, è diventata un simbolo di innovazione e prestazioni.

Negli ultimi anni, la KTM ha ottenuto risultati significativi, conquistando numerosi titoli nel motocross e ottenendo ottimi piazzamenti in MotoGP. Con piloti come Brad Binder e Miguel Oliveira, la casa austriaca ha dimostrato un costante progresso, portando la sua moto sempre più vicino ai vertici delle competizioni mondiali.

La storica Ktm (Wiki) www.goalsicilia.it

Situazione economica difficile

La difficile situazione aziendale del Gruppo Pierer Mobility potrebbe incidere sulla presenza della KTM nelle classi del motomondiale nella prossima stagione, tanto in Moto Gp, quanto in Moto 2 e in Moto 3. Presto il gruppo attuerà un piano di ristrutturazione e non è ancora chiaro cosa si farà per le moto che gareggiano.

L’insolvenza ammonterebbe a circa 3 miliardi di euro, per questo l’azienda sta valutando un piano per ripartire ed evitare il fallimento. Ciò prevederebbe la delocalizzazione, uno stop alla produzione viste le 130.000 moto invendute ed è possibile, ma ad oggi è solo un’ipotesi come riferisce “Sky Sport”, che si decida di fermare le corse.