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La risposta della piazza alla crisi del Messina


Il Messina vive uno dei momenti più delicati della sua storia recente. Se in campo la squadra prova a mantenere viva la corsa salvezza, fuori dal rettangolo di gioco la società è avvolta in una crisi profonda, tra il rischio di penalizzazioni, la querelle societaria e le incertezze sul futuro del club.

Come riportato da Emanuele Rigano sulla Gazzetta del Sud, la situazione è complessa e i rischi di un epilogo drammatico sono concreti. Eppure, tra le difficoltà, emerge la reazione orgogliosa della piazza, che risponde con maturità e vicinanza alla squadra in questo momento cruciale.

⚖️ Rischio penalizzazione: l’obiettivo è limitare i danni
La priorità, al momento, è evitare penalizzazioni troppo severe. I contributi non versati hanno aperto la strada a una sanzione federale che potrebbe complicare ulteriormente la classifica del Messina.

La società, insieme al Comune e ai sostenitori del club, si è attivata per raccogliere i fondi necessari a coprire le pendenze e ridurre la penalizzazione a 2-3 punti, scenario che lascerebbe aperta la possibilità di lottare per i playout.

Il sindaco Federico Basile, l’assessore Massimo Finocchiaro e alcuni consiglieri comunali hanno lanciato un appello che ha iniziato a dare i primi frutti. Alla causa hanno aderito l’Akademia Sant’Anna, il Messina Volley e alcuni imprenditori locali, tra cui Fabrizio Mannino, che ha versato 10.000 euro e manifestato interesse ad acquisire il club, ma solo nel caso in cui la famiglia Sciotto riprenda il controllo della società.

💼 Caos societario: il nodo AAD Invest
Il problema più grande resta legato alla titolarità amministrativa del club. La trattativa tra la famiglia Sciotto e la AAD Invest è rimasta bloccata dopo il mancato versamento della prima quota (1,25 milioni di euro) da parte della fiduciaria lussemburghese.

Il presidente designato Stefano Alaimo e il presunto finanziatore Doudou Cissé hanno perso ogni credito tra i tifosi e la dirigenza. Dopo il fallimento dell’esperienza al Deinze, Cissé rischia di replicare l’insuccesso anche a Messina, alimentando il malcontento e la sfiducia nella tifoseria.

Tuttavia, la questione più urgente non è tanto attribuire colpe, ma capire come uscire da questo stallo e salvaguardare la stagione sportiva.

🔄 Le possibili soluzioni: chi può salvare il Messina?
Due le strade percorribili:

Passo indietro di Alaimo, che attualmente detiene la firma federale e la delega per rappresentare la AAD Invest, liberando così il club dall’impasse.
Riapprensione del club da parte della famiglia Sciotto per inadempienza finanziaria della controparte. In questo scenario, si potrebbe riaprire la trattativa con imprenditori realmente interessati a salvare il Messina.
Il nome di Fabrizio Mannino resta in cima alla lista dei potenziali acquirenti, ma solo se la situazione societaria verrà chiarita.

🏟️ La piazza risponde: attesa una grande presenza al San Filippo
Nonostante il caos societario e il rischio penalizzazioni, la tifoseria non intende abbandonare la squadra. La risposta della città è stata matura e piena di orgoglio. Il gruppo ha lanciato un messaggio chiaro venerdì scorso, condividendo sui social l’hashtag #uniti, mentre i tifosi organizzati hanno garantito il loro sostegno incondizionato.

Il derby contro il Trapani, in programma lunedì al “San Filippo”, sarà il banco di prova sia per la squadra che per la piazza. Ci si attende uno stadio caldo e pronto a spingere i giallorossi in una sfida che può valere una stagione.

⚡ Tra speranze e incognite
Il destino del Messina resta appeso a un filo sottile, tra la necessità di evitare penalizzazioni e il caos societario ancora irrisolto. La speranza è che gli sforzi della piazza e le iniziative delle istituzioni locali portino a un esito positivo, almeno sul fronte sportivo.

La voglia di lottare c’è, ma il tempo stringe e ogni passo falso potrebbe essere fatale.

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Redazione