“La procura ha avviato l’indagine”: emerge la verità sull’Inter | Accertato l’ illecito

È sempre al centro dell’attenzione social e mediatica l’Inter, soprattutto per le note vicende che riguardano situazioni extracalcistiche.
L’inchiesta “Doppia Curva”, condotta dalla Procura di Milano, ha portato alla luce presunte infiltrazioni della criminalità organizzata all’interno delle tifoserie di Inter e Milan. L’indagine ha rivelato una serie di reati, tra cui associazione a delinquere, estorsione, lesioni personali e rissa, che vedrebbero coinvolti alcuni esponenti di spicco del tifo organizzato.
Le indagini hanno evidenziato come alcuni gruppi ultras avrebbero avuto legami con la ‘ndrangheta, controllando di fatto attività commerciali e servizi all’interno dello stadio di San Siro. Gli inquirenti hanno raccolto prove di estorsioni ai danni di venditori ambulanti e di gestori di parcheggi, nonché di violenze e minacce nei confronti di altri tifosi.
La FIGC ha avviato un’indagine parallela per accertare eventuali responsabilità a livello sportivo. L’obiettivo è verificare se vi siano state violazioni del codice di giustizia sportiva e se le società abbiano avuto un ruolo nella gestione dei rapporti con i gruppi ultras. L’inchiesta mira a fare luce su eventuali omissioni o complicità, al fine di garantire la sicurezza e la legalità all’interno degli stadi.
L’Inter, dal canto suo, ha dichiarato di aver sempre collaborato con le autorità e di aver adottato tutte le misure necessarie per contrastare la violenza negli stadi. La società nerazzurra si è costituita parte civile nel processo, ribadendo la propria estraneità ai fatti contestati e la volontà di tutelare la propria immagine.
Questione bestemmia Lautaro
L’attaccante dell’Inter, Lautaro Martinez, è stato al centro di una polemica a causa di una presunta espressione blasfema pronunciata al termine della partita contro la Juventus. Nonostante i video circolati sui social media, la Procura Federale non ha potuto procedere con la segnalazione al Giudice Sportivo, poiché l’audio della frase incriminata non era chiaramente percepibile.
Il Codice di Giustizia Sportiva prevede all’articolo 37 la sanzione minima di una giornata di squalifica per l’utilizzo di espressioni blasfeme durante la gara. Tuttavia, per l’applicazione della sanzione, è necessario che l’espressione sia chiaramente udibile e riconoscibile.

Le polemiche sull’audio
L’audio della presunta bestemmia di Lautaro Martinez è giunto all’attenzione della Procura Federale, alimentando un acceso dibattito tra i tifosi. Molti sostenitori di altre squadre hanno espresso la loro indignazione sui social media, dopo che alcune testate giornalistiche hanno attribuito l’invio dell’audio a un club di tifosi juventini. Questi ultimi, tuttavia, hanno smentito categoricamente tale accusa attraverso un comunicato ufficiale.
Nonostante le polemiche, la Procura Federale sta procedendo con le verifiche del caso. Se l’espressione blasfema venisse confermata, Lautaro Martinez rischierebbe una squalifica di almeno una giornata, in conformità con il Codice di Giustizia Sportiva. La Procura sta cercando di verificare l’autenticità dell’audio e se l’espressione sia chiaramente udibile e riconoscibile.