La procura apre l’indagine: Inter e Juventus incriminate | Penalità in classifica e retrocessione
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Bufera social sui nerazzurri viste le situazioni extra calcistiche in corso. Tanti tifosi delle altre squadre chiedono provvedimenti.
Negli ultimi mesi, l’Inter è stata al centro di due vicende: l’infiltrazione mafiosa tra gli ultras di San Siro e le preoccupazioni finanziarie sollevate da un’inchiesta giornalistica. Un’operazione della polizia ha portato all’arresto di 19 persone legate ai gruppi ultras dell’Inter e del Milan, accusate di associazione a delinquere ed estorsione con metodi mafiosi. Le indagini hanno rivelato come la ‘Ndrangheta calabrese avesse infiltrato le curve dei due club milanesi, controllando attività illecite intorno allo stadio Giuseppe Meazza, tra cui la vendita di biglietti, il parcheggio e la distribuzione di bevande.
In risposta, sia l’Inter che il Milan hanno collaborato con le autorità, costituendosi parte civile nel procedimento legale contro i capi ultras. I club hanno adottato misure per prevenire ulteriori infiltrazioni criminali, rafforzando la sicurezza e monitorando più attentamente le attività dei tifosi organizzati. Il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, ha dichiarato: “Il calcio è un potente fenomeno sociale, e gli stadi devono garantire la massima sicurezza contro la violenza“.
Parallelamente, un’inchiesta del programma televisivo “Report“, ha sollevato dubbi sulla gestione finanziaria dell’Inter durante la precedente proprietà del gruppo cinese Suning. L’indagine ha evidenziato operazioni finanziarie poco trasparenti e presunte pressioni sugli organi di controllo per evitare sanzioni sportive, come l’esclusione dal campionato di Serie A.
Queste rivelazioni hanno messo in luce le sfide che l’Inter deve affrontare sia sul fronte della sicurezza interna che della stabilità finanziaria. La nuova proprietà, rappresentata dal fondo americano Oaktree, è ora chiamata a ristabilire la credibilità del club, implementando una gestione trasparente e rafforzando le misure di sicurezza.
Il caso Juventus
Nel 2023, la Juventus è stata coinvolta in un’inchiesta riguardante presunte plusvalenze fittizie. A gennaio, la Corte Federale d’Appello della FIGC ha inflitto al club una penalizzazione di 15 punti in classifica. Successivamente, a maggio, la sanzione è stata ridotta a 10 punti, da scontare nella stagione sportiva 2022/2023.
Oltre alle sanzioni al club, diversi dirigenti sono stati colpiti da provvedimenti disciplinari. L’ex presidente Andrea Agnelli è stato inibito per due anni, mentre l’ex direttore sportivo Fabio Paratici ha ricevuto una squalifica di 30 mesi, estesa a livello globale dalla FIFA. Altri dirigenti, come Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene, sono stati prosciolti dalle accuse.
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Ancora polemiche sull’Inter
La scorsa estate l’Inter ha annunciato un accordo quadriennale con Betsson Sport come nuovo sponsor. Questo ha suscitato polemiche, poiché il Decreto Dignità del 2018 vieta la pubblicità del gioco d’azzardo in Italia. Betsson Sport, pur presentandosi come sito di infotainment, è parte del gruppo Betsson, noto operatore nel settore delle scommesse. A riportarlo è “Altreconomia.it”.
La questione ha raggiunto il Parlamento: il deputato Gaetano Amato del Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione, sostenendo che l’Inter stia aggirando il divieto di pubblicità alle scommesse previsto dal Decreto Dignità. Nonostante le critiche, l’Agcom ha indicato che, finché Betsson Sport opera come sito di infotainment senza promuovere direttamente il gioco d’azzardo, l’accordo potrebbe non violare la normativa vigente.