La Juventus trascina tutti in tribunale: smantellata organizzazione criminale ! A pagare però sono anche i bianconeri

3
Juventus Stadium (LaPresse) Goalsicilia

Prosegue il dualismo social tra Juventus e Inter per alcune note vicende extracalcistiche, accuse reciproche tra tifosi. 

L’inchiesta “Doppia Curva” ha rivelato un’inquietante infiltrazione della ‘Ndrangheta nelle curve di San Siro, casa delle tifoserie di Inter e Milan. Le indagini hanno portato all’arresto dei leader delle curve, accusati di estorsioni, aggressioni e traffici illeciti, con l’aggravante dell’associazione mafiosa per la curva nerazzurra. ​

Un episodio emblematico è l’omicidio di Antonio Bellocco, erede di una potente famiglia mafiosa calabrese, ucciso da Andrea Beretta, leader degli ultras dell’Inter. Questo fatto ha ulteriormente evidenziato l’intreccio tra le tifoserie e le organizzazioni criminali.

Le indagini hanno svelato come le curve fossero gestite come vere e proprie organizzazioni criminali, con attività come la rivendita illegale di biglietti, estorsioni e traffico di droga. La ‘Ndrangheta aveva instaurato un controllo significativo su queste attività, influenzando anche le dinamiche interne delle tifoserie.

Sia l’Inter che il Milan hanno avviato azioni legali contro i responsabili, costituendosi parte civile nei procedimenti giudiziari in corso. L’obiettivo è interrompere ogni legame con le organizzazioni criminali e ripristinare l’integrità delle proprie tifoserie. ​

Parallelismo con la Juventus

Nel 2017, la Juventus e il suo presidente, Andrea Agnelli, furono coinvolti in un’inchiesta riguardante presunti legami con gruppi ultras. Le indagini portarono al deferimento di Agnelli da parte della Procura Federale della FIGC, accusato di aver incontrato esponenti dei gruppi ultras e di aver ceduto loro biglietti oltre i limiti consentiti. Inoltre, emerse che i gruppi ultras minacciavano di intonare cori razzisti se non avessero ricevuto biglietti a prezzo ridotto da rivendere. ​

La giustizia sportiva inflisse ad Agnelli una sanzione di un anno di inibizione e una multa di 20.000 euro. Agnelli respinse le accuse, definendo inaccettabile l’interpretazione preconcetta dei fatti, e dichiarò di non aver mai incontrato boss mafiosi, ribadendo la sua volontà di difendersi nelle sedi opportune. Le indagini non portarono a riscontri penali diretti tra la dirigenza juventina e la criminalità organizzata, ma evidenziarono una gestione dei biglietti non conforme alle normative vigenti.

Juventus tifosi (LaPresse) Goalsicilia

Le accuse reciproche

Sui social tifosi di Inter e Juventus continuano a scambiarsi accuse riguardo ai presunti legami tra le rispettive società e i gruppi ultras. Molti sostenitori bianconeri lamentano un trattamento mediatico impari, sottolineando che la Juventus ha attivamente denunciato le infiltrazioni mafiose nel suo tifo organizzato.

Le indagini sulle curve milanesi hanno portato all’arresto di 19 persone, tra cui i leader degli ultras di Inter e Milan, accusati di legami con la ‘Ndrangheta e attività estorsive. Tuttavia, alcuni tifosi juventini ritengono che la reazione dell’Inter sia stata meno incisiva nel contrastare tali infiltrazioni.  Questo confronto alimenta dibattiti accesi tra le tifoserie, ognuna convinta della propria superiorità morale nella gestione dei rapporti con i gruppi ultras.