“Juventus squadra di…”: Moggi tuona contro i bianconeri | Dichiarazioni al veleno contro società e calciatori

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Luciano Moggi (LaPresse) Goalsicilia

L’ex direttore, al centro della vicenda Calciopoli, è tornato a parlare della Vecchia Signora senza usare mezzi termini. 

La Juventus di Luciano Moggi è stata una delle squadre più dominanti del calcio italiano tra la metà degli anni ’90 e il 2006. Sotto la gestione del dirigente toscano, i bianconeri hanno costruito una squadra capace di imporsi sia in Serie A che in Europa, grazie a una strategia di mercato aggressiva e mirata. Con allenatori come Marcello Lippi e Fabio Capello, la Juventus ha conquistato numerosi titoli nazionali, valorizzando campioni come Alessandro Del Piero, Pavel Nedvěd, David Trezeguet e Gianluigi Buffon.

La società bianconera si è distinta per una politica di acquisti calibrata, mixando talenti affermati e giovani promesse. Moggi, insieme ad Antonio Giraudo e Roberto Bettega, ha messo in piedi un sistema organizzativo efficace, basato su una gestione oculata del gruppo squadra e su una presenza forte nelle dinamiche di mercato. Questo approccio ha portato la Juventus a vincere cinque Scudetti tra il 1994 e il 2006, oltre a raggiungere tre finali di Champions League, vincendo il trofeo nel 1996 contro l’Ajax ai rigori.

L’aspetto tattico è sempre stato un punto di forza della Juventus di Moggi. Con un’attenzione maniacale all’equilibrio tra difesa e attacco, i bianconeri hanno costruito il loro successo sulla solidità difensiva e sull’efficacia offensiva. Campioni come Edgar Davids, Lilian Thuram e Zlatan Ibrahimović hanno incarnato al meglio la filosofia della squadra, che puntava su forza fisica, disciplina tattica e mentalità vincente.

Tuttavia, il ciclo di Moggi si è interrotto bruscamente nel 2006 con lo scandalo Calciopoli, che ha portato alla retrocessione della Juventus in Serie B e alla revoca di due Scudetti. L’era di uno dei dirigenti più influenti del calcio italiano si è chiusa tra polemiche e controversie, segnando una svolta nella storia bianconera.

Moggi e Calciopoli

Luciano Moggi è stato il principale protagonista dello scandalo Calciopoli, scoppiato nel 2006 e che ha sconvolto il calcio italiano. Secondo le indagini, l’ex direttore generale della Juventus avrebbe gestito una rete di contatti con designatori arbitrali per influenzare le designazioni delle partite e ottenere vantaggi per la sua squadra.

Le intercettazioni telefoniche hanno rivelato un sistema che mirava a condizionare il regolare svolgimento del campionato, alimentando sospetti su favoritismi e pressioni nel mondo arbitrale. La giustizia sportiva ha condannato Moggi con una squalifica a vita, mentre la Juventus è stata retrocessa in Serie B con la revoca di due Scudetti.

Luciano Moggi (LaPresse) Goalsicilia

“Oggi la Juventus è una squadra…”

Luciano Moggi, ex direttore generale juventino, a “Radio Bianconera” ha dichiarato: “Chi conosce il calcio sa che il rendimento della Juventus non è sorprendente. La squadra è giovane, così come l’allenatore, che deve ancora imparare a gestirla nel migliore dei modi. Se a fine stagione arrivasse la qualificazione in Champions League, sarebbe comunque un risultato positivo”.

“Le Juventus vincenti del passato avevano figure carismatiche, oggi manca qualcuno che sappia farsi sentire nello spogliatoio e in campo. Se la squadra non riesce a mantenere un vantaggio, significa che non è ancora matura: non è una critica, ma una constatazione”.