Jeda a GS.it: ‘Lecce-Catania? Spero tornino presto nelle categorie che gli competono. In futuro vorrei allenare’

Un brasiliano naturalizzato italiano. Jeda Capucho Neves, attaccante verdeoro, in Italia dal 2000, dopo tanti anni tra Rimini, Crotone, Lecce, CagliariPalermo e Catania e dopo più di cento gol tra Serie A e Serie B, è ripartito da Seregno, club della Brianza che milita in Serie D. Goalsicilia.it lo ha contattato per parlare di passato, presente e futuro.

Un giocatore come te che ha fatto tanta Serie A e Serie B, con che spirito si mette in gioco nelle categorie minori?

“Sicuramente non è facile giocare in categorie minori avendo fatto un po’ di calcio che conta… Però volevo mettermi in gioco e acquisire anche un po’ di esperienza e capire come viene fatto il calcio in queste categorie. L’ ho fatto comunque con entusiasmo e voglia perché questo non è solo il mio lavoro ma è lo sport che amo da sempre”.

C’è un giovane di oggi in cui magari ti rivedi?

“Non so se c’è un giocatore che mi somigli oggi. Però mi piace molto Chiesa, figlio di Enrico, che gioca nella Fiorentina. E’ davvero una bella promessa”.

Qual è il gol, della tua lunga carriera, a cui sei più legato?

“Ce ne sono un bel po’ (ride ndr), però mi ricordo con emozione quello segnato alla Juventus, all’Olimpico di Torino, quando abbiamo vinto con il Cagliari 3-2”.

Appese le scarpette al chiodo, cosa farai?

“Ovviamente mi piacerebbe rimanere nel mondo del calcio, questo è sicuro. Non so ancora in che veste, mi piacerebbe molto allenare, ma non mi precludo nulla. Vedremo”.

Domenica c’è Lecce-Catania, confronto tra due squadre che conosci bene…

“Assolutamente. Lecce e Catania sono due piazze importanti e di assoluto rispetto, dove sono stato benissimo. Auguro a tutte due di tornare al più presto ai livelli che gli competono”.

 

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Damiani Vittorio