Italia, Verratti: “La finalissima contro l’Inghilterra sarà una partita che entrerà nella storia”
Il centrocampista della Nazionale italiana, Marco Verratti, è già proiettato alla
Il centrocampista della Nazionale italiana, Marco Verratti, è già proiettato alla finalissima contro l’Inghilterra:
“Sarà una finale e ovviamente tutte e due le squadre vorranno vincere”. Con una frase sintetica e lapalissiana, estremamente efficace nel riassumere quello che sarà il canovaccio di domenica sera a Wembley, Marco Verratti ha descritto in conferenza stampa il percorso di avvicinamento a quello che, molto probabilmente, rappresenta fin qui il punto più alto della sua luminosa carriera. “Chiunque giocherà, sia chi partirà dal primo minuto che chi subentrerà a gara in corso, sono sicuro che disputerà una grande partita: perché la finale di un Europeo è un evento che, purtroppo, non si sa se ricapiterà ancora nell’arco di una carriera”.
GARA STORICA “Sono felice di poter affrontare una grande squadra come quella inglese in uno stadio così prestigioso come Wembley: sarà una partita che diventerà storica”.
GLI AVVERSARI “L’Inghilterra è una squadra molto fisica, con giocatori tecnicamente molto bravi. Per di più giocheranno in casa, in uno stadio che conoscono molto bene. Hanno un grande equilibrio di squadra, dimostrato dal fatto che hanno subito soltanto una rete in sei partite in questo Europeo. La sfida potrà essere decisa dal nostro centrocampo? È lì che dobbiamo fare la differenza e dare ritmo. Chiellini e Bonucci sono due giocatori straordinari, sia dentro che fuori dal campo, che più passano gli anni più diventano forti. Con loro ci sentiamo sempre al sicuro e permettono ai noi centrocampisti di andare in avanti a pressare, ben sapendo che dietro ci sono loro”.
TIFOSI “Vedere la gente nelle piazze, il loro attaccamento al tricolore, ti dà maggiore forza e spinta, per non avere rimpianti dopo. Una finale è un evento unico, che si porta dietro una grande pressione. Non c’è bisogno di caricare i giocatori e forse il segreto è proprio questo: scordarsi tutto il resto e cercare di giocare nella maniera più ‘spensierata’ possibile”.
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