Italia, il ct Mancini incontra l’arbitro palermitano aggredito in campo: “Senza fischietto non si può giocare”

Il giovane David Bartolotta, arbitro palermitano di 22 anni, lo scorso 4 marzo ha subito un’aggressione nel finale della sfida di Promozione, girone B, tra Villarosa e Pro Falcone da parte di alcuni calciatori della squadra di casa. Nella giornata di ieri Bartolotta e un altro collega (Andrea Arnone della sezione di Genova, ndr), anche lui vittima di violenza in campo, si sono accomodati accanto al ct della Nazionale italiana, Roberto Mancini, nella conferenza stampa che ha aperto il raduno degli Azzurri in vista delle prossime sfide.

“Essere qua – spiega il giovane Bartolotta – è un vero piacere. Non ero mai stato a Coverciano ed è stato bello essere invitato. È emozionante essere qui durante il raduno della Nazionale: penso ai calciatori, a chi pratica questo sport, ai dirigenti. Noi arbitri siamo persone come loro, non devono vederci come dei nemici, ma come garanti per fare in modo che una partita si possa giocare. Ai miei giovani colleghi dico di non abbattersi mai, la passione vince su tutto”.

Le parole del ct Mancini: “Il calcio è il gioco più bello del monto. Tutti vogliamo giocare quando siamo bambini, senza arbitri però non si può giocare. E auguro a chi è accanto a me di arrivere fino in Serie A”.

A intervenire è anche il vicepresidente Aia, Duccio Baglioni: “Abbiamo fortemente voluto questa giornata perché due nostri ragazzi hanno subito violenza. Nell’ultima stagione ci sono state oltre 200 aggressioni, dobbiamo dare segnali decisi e immediati. Come ha detto il presidente Gravina, chi tocca gli arbitri deve allontanarsi dal nostro sistema e dalla nostra passione”.

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Redazione