Italia, Calafiori: “Andare all’Europeo sarebbe un sogno, a Bologna posso solo dire grazie”

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In conferenza stampa, il difensore dell’Italia, Riccardo Calafiori, ha spiegato:<

In conferenza stampa, il difensore dell’Italia, Riccardo Calafiori, ha spiegato:

“Andare all’Europeo sarebbe un sogno enorme, ce la metterò tutta. Dall’anno scorso sono successe tantissime cose, altrimenti non sarei qui. Il miglioramento più grande è stato dal punto di vista mentale. Dall’inizio di questa stagione sono sempre stato sereno, non ho mai avuto paura di sbagliare”.

“Smettere di giocare per quell’infortunio al ginocchio? Qualcuno me lo ha detto che ci sarebbe stato questo pericolo, ma non ho mai pensato che non sarei più stato un calciatore”.

“Non ero convintissimo di andare al Basilea ma poi ho avuto da subito sensazioni bellissime. Lì ho trovato meno pressione e continuità, per la prima volta in carriera ho fatto una trentina di presenze e questo mi ha aiutato a crescere”.

“Non punto il dito contro nessuno: alla Roma all’inizio avevo giocato anche con Mourinho, volevo giocare di più e mi sono trasferito al Genoa, ma è andata male. Nel frattempo a Roma sono salite le quotazioni di altri giocatori, è emersa la possibilità del Basilea e sono andato lì”.

“Non mi rendo ancora bene conto di essere qui, è una soddisfazione enorme. Cambia tutto da terzino a centrale, la visione della palla e anche lo spazio da occupare. Per il resto mi trovo bene a difendere sia a tre sia a quattro”.

“Dov’ero quando l’Italia ha vinto l’Europeo 2021? Sono sceso in piazza a festeggiare. Rispetto alla squadra che ha vinto l’Europeo siamo cambiati parecchio, l’innocenza di essere giovani e non pensare troppo per ottenere grandi risultati può rappresentare un punto di forza. Sento che c’è qualcosa di speciale in questo gruppo”.

“Analogie fra Thiago Motta e Spalletti? Sì, ci sono similitudini negli approcci, ma anche cose diverse. Sono entrambi molto meticolosi. Ormai tutte le squadre sono organizzate e si cercano quindi dei movimenti per non dare punti di riferimento. È importante occupare gli spazi al momento e nel modo giusto”.

“In questi primi due allenamenti Bastoni mi ha impressionato, è devastante. Cerco di prendere con gli occhi qualcosa da lui come dagli altri”.

“A Bologna posso solo dire grazie, dal primo giorno abbiamo vissuto un’atmosfera bellissima. Per la sfilata sul pullman non mi aspettavo tanto calore e tanta gente, anche perché è vero che c’era da festeggiare la qualificazione alla Champions, ma non abbiamo mica vinto un trofeo”.