Italia, Buongiorno: “Emozione unica, i difensori oggi devono saper fare tutto. Spagna? Sarà dura, ma…”
Ai microfoni di “Uefa.com”, il difensore della Nazionale italiana, Alessandro Buong
Ai microfoni di “Uefa.com”, il difensore della Nazionale italiana, Alessandro Buongiorno, ha spiegato:
“Ogni volta è un’emozione unica, perché rappresentiamo milioni di italiani e quindi sentiamo la responsabilità di fare bene, di fare il massimo per riuscire a vincere le partite e a giocare bene. Quello del debutto fu un giorno particolare. Sono arrivato il giorno prima della partita contro la Spagna e non mi aspettavo di giocare contro l’Olanda. È stato un momento bellissimo. Ero un po’ incredulo ma poi l’ho affrontata con assoluta tranquillità ed è andata bene”.
“Stiamo rispondendo bene e dobbiamo farci trovare pronti. Quando siamo andati in America abbiamo avuto modo di parlare con loro, di confrontarci, ci hanno dato dei consigli importanti. Da parte nostra dobbiamo seguirli e seguire i consigli del mister per fare sempre il meglio possibile”.
“Lo studio e la cultura ti aprono la mente, ti permettono di pensare meglio anche in campo. Di ragionare meglio sulle varie situazioni di gioco, di capire meglio cosa ti chiede l’allenatore. Ovviamente non è facile perché mettersi sui libri la sera quando torni dagli allenamenti non è semplicissimo. Però bisogna farlo ed è una cosa importantissima”.
“Tutti i giocatori devono saper fare un po’ tutto. Il difensore, oltre a difendere la propria porta, deve sapere anche impostare il gioco, saper giocare la palla. Lavoriamo molto su questo. Tutto per permettere alla squadra di partire, iniziare l’azione e giocare nel migliore dei modi possibili”.
“Lo svantaggio con l’Albania? La squadra si è ripresa immediatamente. Siamo riusciti a ottenere il pareggio subito e a passare in vantaggio abbastanza velocemente. Quella reazione è la testimonianza che ci siamo. Ma ci sono tante cose che ci fanno essere ottimisti: il modo in cui abbiamo giocato, il modo in cui siamo riusciti a tenere palla. Ci sono dei momenti in cui devi tenere un po’ di più il possesso, altri in cui devi pungere, far male all’avversario. Abbiamo fatto bene nella scelta di questi momenti, nell’intensità e nella voglia che ci hanno messo tutti per recuperare la partita, di andare a pressarli”.
“La Spagna? Sarà una partita dura, in cui dovremo essere bravi a tenere il possesso sulle loro pressioni e poi, quando avranno palla loro, cercare di arginare gli esterni, evitando gli uno contro uno a campo aperto. Ma cercando sempre di fare il nostro gioco. Yamal? Dovremo cercare di limitarlo il più possibile, perché può far male, ma penso che possiamo farcela”.
“Sentiamo una pressione positiva. Una responsabilità positiva, che ci spinge a dare il massimo, oltre i nostri limiti. Ci spinge a cercare di sputare sangue in ogni occasione, in ogni momento della partita, ma anche fuori dal campo con i giusti allenamenti, la giusta alimentazione, tutto quello che serve per arrivare poi bene alle partite e cercare di vincerle”.